Assalto milionario laboratorio orafo via Assab, blitz a Corvetto: trovate armi e droga

Milano, arrestato 65enne italiano. In casa aveva anche un documento contraffatto e divise di alcune aziende leader nei servizi di logistica e spedizione e di aziende municipalizzate

Squadra Mobile

Squadra Mobile

Forse quelle armi sono state usate per l'assalto milionario al laboratorio orafo di via Assab, andato in scena poco meno di un anno fa, la mattina del 4 novembre 2021. Proprio indagando su quel raid messo a segno da almeno cinque rapinatori a volto coperto, gli agenti dell'Antirapine della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico, hanno eseguito una serie di perquisizioni che hanno portato a sequestrare un mini arsenale e ad arrestare un pregiudicato di 65 anni, che aveva con sé una carta d'identità falsificata. 

La droga sequestrata nel blitz a Corvetto
La droga sequestrata nel blitz a Corvetto

Blitz a Corvetto: sequestrate armi e droga

Nel solaio di un'abitazione nel quartiere Corvetto, uno degli obiettivi del blitz, i poliziotti hanno trovato un fucile a pompa calibro 12 Franchi, una pistola calibro 22 Browning di cui era stato denunciato il furto, una pistola calibro 7,65 Beretta con matricola abrasa e munizionamento compatibile con le armi stesse. Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro anche un chilo di cocaina suddiviso in buste, alcune divise e un distintivo riportanti la foggia della Guardia di Finanza. In un altro appartamento, invece, sono state trovate le divise di alcune aziende leader nei servizi di logistica e spedizione e di aziende municipalizzate di gestione dei rifiuti. L'uomo arrestato, infine, deteneva presso la sua abitazione un documento contraffatto, con le generalità di una persona realmente esistente ma associate alla foto di un'altra persona.

Una delle armi trovate dalla polizia nell'abitazione del 65enne arrestato
Una delle armi trovate dalla polizia nell'abitazione del 65enne arrestato

​L'assalto

"Sono in corso approfondimenti investigativi da parte della Squadra Mobile per comprendere la destinazione del materiale ritrovato - spiegano da via Fatebenefratelli -. Gli investigatori non escludono che le armi possano essere già state utilizzate in occasione della rapina milionaria commessa a novembre 2021 ai danni di un laboratorio orafo in zona Cimiano".  Quel giorno, i banditi imbavagliarono e immobilizzarono i dipendenti con fascette da elettricista in attesa dell'arrivo della titolare, l'unica a poter aprire la cassaforte. Al suo arrivo, poco prima delle 10, la donna fu minacciata e costretta a consegnare sia gioielli già rifiniti che materiale da lavorare, in particolare oro e palladio.

Il precedente

Qualche mese prima, l'11 marzo 2021, un altro laboratorio orafo era già finito nel mirino dei rapinatori: attorno alle 10, in due, vestiti da addetti di una ditta di spedizioni, erano riusciti a entrare armati di pistola nel seminterrato di un condominio di viale Faenza, sede della TimeLab, centro specializzato nella riparazione di orologi di lusso, ed erano scappati con 30 cronografi del valore di 400mila euro. La macchina del colpo, una Kia bianca rubata, era stata ritrovata poco lontano, in via Parenzo.

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