Battaglia antibarriere, a scuola i disabili sognano la rampa

Istituto Rosa Luxemburg, progetto al vaglio. Resta la soluzione tampone del “montascale mobile”

Donazione della macchina per salire i gradini (Newpress)

Donazione della macchina per salire i gradini (Newpress)

Milano, 6 febbraio 2018 - La futura rampa che consentirà agli studenti in carrozzina di entrare a scuola autonomamente, all’Istituto professionale Rosa Luxemburg del quartiere Olmi in via Degli Ulivi 6, è ancora in stand-by. «Ma siamo fiduciosi. Il progetto c’è, breve ci sarà un incontro per definirne la realizzazione», sottolinea la dirigente Anna Borando. Su 550 alunni, 2 sono quelli in carrozzina, che ora possono entrare e uscire dall’ingresso principale aggirando una scalinata con 12 gradini grazie a un “montascale mobile” donato a settembre dall’azienda Mobility Center. Una soluzione-tampone in attesa della rampa agognata, il cui progetto è stato realizzato dall’associazione Peba (il fondatore, Andrea Ferretti, è lo stesso di Mobility Center), onlus che si occupa di interventi di abbattimento delle barriere architettoniche sugli edifici pubblici di tutta Italia. Gratuitamente, questa realtà realizza progetti ad hoc che poi vanno al vaglio degli enti locali per l’approvazione. Per creare il “piano inclinato” amico delle carrozzine in via Degli Ulivi serviranno ventimila euro, ed è partita una raccolta fondi (www.associazionepeba.it). Intanto, il progetto ha quasi concluso il suo iter: «Lo abbiamo già condiviso con Città Metropolitana, competente sull’infrastruttura scolastica, che ha chiesto un ulteriore passaggio in Comune. Dopo, potremo partire con la fase esecutiva», spiegano dall’associazione. Da sbrogliare c’è solamente un nodo che riguarda una questione tecnica, sulla pendenza che dovrà avere l’opera.

Ma nel frattempo i ragazzi disabili possono entrare e uscire dall’ingresso principale grazie al montascale mobile, con motore e cingolo, donato a settembre. Una prima conquista. Questa è l’unica possibilità per raggiungere l’atrio in carrozzina, visto che il montascale classico a ridosso del corrimano è fuori uso perché pensato per uso interno e non adatto quindi a restare esposto alle intemperie, al freddo invernale e al caldo estivo. E anche se ora «c’è sempre bisogno di qualcuno che spinga i ragazzi su e giù, mettendo in funzione il “cingolato”, rispetto a prima non c’è paragone», sottolinea la dirigente Borando. Prima, i ragazzi in carrozzina erano costretti a fare il giro dal cortile, passando in mezzo al fango nei giorni di pioggia, per raggiungere l’ingresso secondario privo di barriere. «Devono poter entrare dall’ingresso principale. È una questione di principio, devono avere lo stesso diritto di accessibilità di tutti gli altri». Il nuovo dispositivo è stato inaugurato in pompa magna all’inizio dell’anno da Pietro, 21 anni, studente disabile. «Questo straordinario risultato – il commento del presidente del Municipio 7 Marco Bestetti – è stato possibile grazie a una virtuosa allenza pubblico-privato». Ora l’obiettivo è quello di avere al più presto la rampa. Il sogno: poterla inaugurare il prossimo anno scolastico.

marianna.vazzana@ilgiorno.net

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