Raid all’alba, tre feriti in ospedale. La serata nel locale di via Padova e l’aggressione in piazza Napoli

Blitz davanti a un forno alle 4.30: peruviani colpiti coi cocci di bottiglia da un gruppetto di sconosciuti. Uno è tornato a casa e ha chiesto aiuto al coinquilino, gli amici soccorsi in via Savona. Indaga la polizia.

Raid all’alba, tre feriti in ospedale. La serata nel locale di via Padova e l’aggressione in piazza Napoli
Raid all’alba, tre feriti in ospedale. La serata nel locale di via Padova e l’aggressione in piazza Napoli

La serata in una discoteca in zona Loreto. Poi il rientro a casa, non prima di aver comprato qualche brioche per la colazione. E lì, per motivi ancora da accertare, i tre sudamericani sono stati aggrediti verosimilmente con cocci di bottiglia da un gruppo di sconosciuti, finendo tutti in ospedale in condizioni per fortuna non particolarmente gravi. Il raid è andato in scena qualche minuto prima delle 5 di ieri in piazza Napoli.

Secondo le prime informazioni, tre peruviani – un trentunenne, un trentatreenne e un connazionale sui vent’anni non ancora identificato con precisione – hanno trascorso la notte insieme in un locale di via Padova. A serata conclusa, hanno attraversato la città per rincasare, ma prima si sono fermati in un forno di piazza Napoli. In quei minuti, hanno incrociato un altro gruppo di stranieri: non si sa se abbiano litigato per qualche motivo o se gli sconosciuti li abbiano semplicemente puntati senza alcuna causa scatenante. Fatto sta che i tre sono stati accerchiati e colpiti in varie parti del corpo, riportando ferite compatibili con un coccio di bottiglia o comunque con armi da taglio. Il trentatreenne è scappato a piedi ed è riuscito a raggiungere l’abitazione in cui vive al Giambellino: ha svegliato il coinquilino e gli ha chiesto di chiamare i soccorsi; è stato trasportato al Policlinico con ferite al torace.

Gli altri due sono fuggiti dalla parte opposta, verso via Solari: gli agenti delle Volanti li hanno trovati all’incrocio tra via Savona e via Stendhal, con tagli a collo e petto; il più giovane, di cui non è ancora nota l’età, è stato accompagnato all’Humanitas di Rozzano, mentre il trentatreenne è finito al San Carlo. I primi bollettini medici hanno escluso il pericolo di vita per tutti e tre. Del caso si sta occupando la polizia: gli investigatori stanno cercando riscontri alla versione fornita dai feriti, che hanno assicurato di non aver mai visto prima gli aggressori, quasi certamentre stranieri, e di non conoscere il motivo del raid a mano armata. Gli agenti acquisiranno anche i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza installate in piazza Napoli e lungo le possibili vie di fuga per dare un nome e un volto agli accoltellatori.Nicola Palma

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