Pestaggio choc in strada: "Io, picchiato perché gay"

La denuncia di Marco: aggredito da due persone vicino casa a Niguarda: "Ecco cosa mi hanno fatto, omofobia e malignità portano a essere così"

La foto sui social in cui i ragazzo mostra le ferite provocate dall’aggressione

La foto sui social in cui i ragazzo mostra le ferite provocate dall’aggressione

Milano, 19 dicembre 2020 - Il viso ridotto a una maschera di sangue. Medicazione in testa, retina per trattenerla: "Questo è ciò che una donna e il marito sono stati capaci di fare. Accerchiare un ragazzo indifeso, colpirlo con un mattarello e riempirlo di pugni e calci. Io sto bene. Ma l’omofobia e la malignità della gente portano a essere così". La denuncia con tanto di foto è comparsa sul profilo Facebook di Marco C., 28 anni, addetto alle vendite in un supermercato. Il ragazzo racconta dell’aggressione omofoba subita, rispondendo ai numerosi commenti: "È successo giovedì in pieno giorno, verso le 10, vicino casa mia", in zona Niguarda. "Sono andati avanti finché un passante non li ha fermati". Poi aggiunge: "Li ho denunciati entrambi appena sono uscito dall’ospedale, la pagheranno per quello che hanno fatto. Non è la violenza la soluzione delle cose! Queste cose non devono più accadere". In tanti esprimono solidarietà: "Non c’è più limite alla cattiveria umana – scrive Giovanna –, mi dispiace tanto per questo ragazzo". Molti sottolineano il comportamento "inaccettabile" e "ingiustificabile". "Hai fatto bene a denunciare", gli scrivono più persone.

"Riprenditi in fretta e auguroni di buona guarigione", il messaggio di Marco. Non è purtroppo la prima aggressione dell’anno a sfondo omofobo: a metà febbraio, l’Organizzazione Rete della conoscenza Milano, movimento femminista Lgbt, aveva fatto emergere la storia di un ventenne picchiato in zona Lambrate. "Lo hanno accerchiato in una strada poco illuminata dopo averlo seguito, prima a piedi e poi in auto. Erano cinque contro uno. Gli hanno schiacciato la faccia contro il muro alternando insulti a schiaffi. “Vediamo se piangi adesso, frocio di m...“, il tenore delle frasi. Fortunatamente l’episodio è durato poco, perché il passaggio di altre macchine ha indotto gli aggressori a fuggire".

Il 20 maggio , invece, un ragazzo era stato raggiunto da un pugno in faccia e insulti omofobi mentre mangiava con un amico in zona Bicocca, preso di mira da uno sconosciuto che si era avvicinato con un monopattino per poi scappare. Una settimana prima, anche l’influencer Iconize, nome d’arte di Marco Ferrero, aveva denunciato un’aggressione omofoba ("In tre si sono avvicinati per chiedermi una sigaretta e uno mi ha sferrato un pugno), poi smentendola dicendo di essersi colpito da solo: "Chiedo scusa a tutti, soprattutto a chi è vittima di violenza omofoba". All’origine del gesto ci sarebbe stato il dolore per una storia d’amore finita.  

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