Ragazza riversa a terra. Il giallo della violenza

I carabinieri stanno cercando di ricostruire i contorni della vicenda

di Laura Lana

PADERNO DUGNANO

Sdraiata sull’asfalto con tutto il contenuto della sua borsa sparso attorno a lei. Così una 23enne italiana è stata trovata dai carabinieri, quando giovedì in tarda serata sono arrivati in via Rotondi e prima che la giovane fosse trasportata all’ospedale Mangiagalli per una sospetta violenza. Quello che è accaduto è tutto da ricostruire: da raccogliere ancora la testimonianza della ragazza e da verificare il racconto di chi era con lei. Di certo ci sono le due telefonate al 112. La prima di un passante, che racconta che una 23enne, in evidente stato di agitazione, stava buttando a terra dei cassonetti e dei cestini dei rifiuti. La seconda telefonata è stata effettuata, invece, dal giovane che era con lei, un italiano classe 1994, anche lui incensurato, che chiede soccorso per contenere le escandescenze della compagna di serata.

Quando i militari arrivano il 29enne è lì insieme a un amico, chiamato per avere un aiuto. Lei è stesa a terra, senza evidenti segni di violenza fisica, ma in stato confusionale e incapace di raccontare cosa sia successo. Ai carabinieri il ragazzo dice che i due erano al primo appuntamento, hanno passato una serata bevendo qualche alcolico e poi, in auto, lei avrebbe tentato di baciarlo ma lui si sarebbe ritratto. A quel punto, sempre secondo il racconto del giovane, la 23enne sarebbe scesa dall’auto e avrebbe iniziato a dare in escandescenza. Non sapendo come comportarsi avrebbe poi chiamato l’amico e poi il 112. Perché scatta, allora, il protocollo per le violenze sessuali? Perché a un operatore dell’ambulanza avrebbe detto di essere stata palpeggiata al seno. Finora nessun riscontro oggettivo o verbale o denuncia. Prima di essere visitata dall’ospedale, la presunta vittima ha firmato per le dimissioni ed è andata a casa, dicendo che voleva dormire.

Ancora ieri mattina, i carabinieri non sono riusciti a raccogliere la sua testimonianza: sarebbe rimasta tutta la mattina a riposare, secondo quanto riferito dalla madre alle forze dell’ordine per telefono. Sempre la donna avrebbe anche raccontato ai militari che la figlia fa uso di ansiolitici e che avrebbe assunto alcol anche prima di uscire col 29enne. Gli uomini dell’Arma sono ora al lavoro per cercare di ricostruire cosa sia accaduto giovedì sera in via Rotondi, partendo dalla voce della 23enne e dalla verifica delle informazioni rilasciate dal giovane che era con lei e ha chiamato il numero unico delle emergenze.

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