Ragazza esce ferita dalla discoteca "Sono stata violentata in bagno"

La 19enne americana era nel locale assieme a un’amica. Al setaccio i video delle telecamere di sorveglianza. In ospedale è stata sottoposta ad esami: potrebbe essere stata stordita con la droga dello stupro.

di Anna Giorgi

"Sono stata violentata nel bagno della discoteca". Una frase chiara rivolta all’amica che l’aveva persa di vista da una buona mezz’ora, pronunciata prima di uscire da un noto locale milanese in via de Tocqueville, zona corso Como, e di essere soccorsa, barcollante, da un buttafuori. Diciannove anni, americana, in stato di semi-inconscienza per eccesso di alcol e con un lungo rivolo di sangue che le scendeva dalle parti intime sulle gambe: questa la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori del 118, chiamati per una presunta “caduta“.

La 19enne è stata portata all’ospedale Fatebenefratelli, l’ospedale più vicino, e poi alla clinica Mangiagalli per una esame più approfondito.

In ospedale la giovane dirà poi che non ricorda nulla dell’eventuale aggressione, nulla che le possa avere provocato il taglio alle parti intime da cui esce il sangue. Nulla che, per ora, possa fornire un appiglio preciso agli uomini della squadra Mobile. Gli investigatori, coordinati dalla procura, procedono quindi con cautela partendo dall’analisi delle telecamere del locale, interne ed esterne.

Quelle che inquadrano la porta del bagno riprendono la ragazza che entra, e nei minuti in cui resta all’interno della toilette pare sia sempre sola, quindi difficile che l’eventuale stupro si sia consumato all’interno del bagno. Gli investigatori stanno controllando tutte le immagini riprese all’interno del locale per capire se la ragazza si sia appartata con qualcuno, che poi ne ha abusato approfittando del suo stato.

Ci vorrà qualche giorno per ultimare il lavoro e avere la sequenza completa delle immagini che restituiscano una possibile verità su quanto è successo la notte tra sabato e domenica all’interno della discoteca più frequentata della zona.

A fornire un quadro più completo il risultato delle analisi disposte sul sangue della giovane per accertare se ci siano tracce di benzodiazepine. La ragazza potrebbe essere stata stordita con la droga dello stupro e poi violentata. Gli esiti completi si avranno però solo nei prossimi giorni. Ad aiutare gli investigatori il racconto che vorrà fornire la giovane americana una volta ripresasi dalla pesante sbornia e anche il racconto dell’amica, pure lei ubriaca, che sarebbe ripartita subito per Firenze, dove risiede, senza attendere l’arrivo della polizia.

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