Rafael Kauders, il soldato israeliano con radici milanesi morto nel raid di Hezbollah

Il riservista 39enne morto sotto i razzi libanesi è nato e cresciuto in Israele ma la sua famiglia in passato aveva vissuto a Milano

Rafael Kauders, il riservista 39enne italo-palestinese morto nel raid di Hezbollah nel Nord di Israele. Aveva origini milanesi

Rafael Kauders, il riservista 39enne italo-palestinese morto nel raid di Hezbollah nel Nord di Israele. Aveva origini milanesi

È morto sotto i razzi di Hezbollah piovuti nella notte tra il 5 e il 6 maggio sul Nord di Israele. Un triste epilogo per Rafael Kauders, riservista italo-palstinese 39enne. Rafael è stato il primo cittadino italo-israeliano arruolato nelle Forze di difesa israeliane (Idf), più precisamente nel 5030° battaglione della brigata Alon, come coordinatore del rabbinato militare.

La notizia della sua scompara e del legame con l’Italia sono stati confermati anche dal ministro del Esteri Antonio Tajani con un post su X, ex Twitter: “Rafael Kauders, un riservista italo-israeliano di 39 anni dell'esercito israeliano, è stato ucciso a seguito di un attacco di Hezbollah nel Nord di Israele. Ho appena parlato con la famiglia, attiva nella comunità italiana in Israele, per esprimere le condoglianze a nome di tutto il Governo”. Un cordoglio condiviso sempre su X anche dal l'ambasciatore israeliano a Roma, Alone Bar: “L'attacco del 7 ottobre e la guerra che ne è conseguita ha distrutto le vite di troppi, specialmente di giovani. Ieri a seguito di un attacco di Hezbollah nel Nord di Israele, il riservista italo-israeliano Rafael Kauders (39 anni) è stato ucciso mentre difendeva il proprio Paese dal terrorismo”.

Chi era Rafael Kauders 

Rafael Kauders viveva con i suoi 4 figli a Zur Hadassa, vicino Gerusalemme. Già in passato attentati terroristici avevano colpito la sua famiglia: una sua zia, Bianca Kauders, fu uccisa dai palestinese nel giugno del 2003 a Gerusalemme. Kauders stava svolgendo il servizio di richiamo nell'esercito a Kurfeish nel nord di Israele ed è morto dopo essere stato ferito dalla caduta di un drone esplosivo lanciato dagli Hezbollah nel Libano, episodio sul quale ora si sta indagando. 

Il legame con Milano

Il padre di Rafael, Vittorio, molto tempo prima che il riservista 39enne nascesse, viveva a Milano con la famiglia prima di dover abbandonare la città per sfuggire alle persecuzioni naziste, trovando in un primo momento riparo in Svizzera. Poi, a fine conflitto, il trasferimento a Gerusalemme dove Vittorio Kauders mise su famiglia mettendo al mondo Rafael.