
Raduno abusivo di moto in via Monte Napoleone: il corteo in centro città il 3 novembre 2024
Milano, 27 marzo 2025 – La partenza da Assago. L'ingresso in città da via dei Missaglia e la carovana di circa 50 tra moto e scooteroni in corso di Porta Ticinese e da lì verso piazza Duomo. Poi l'occupazione abusiva di via Santa Margherita e di via Monte Napoleone e le impennate a favor di smartphone. Infine, la sfilata in corso Venezia e in corso Buenos Aires.
L’operazione
A poco meno di cinque mesi dal raduno abusivo andato in scena nel pomeriggio del 3 novembre 2024, gli agenti della polizia locale hanno perquisito i tre presunti organizzatori, accusati di aver "percorso, senza rispettare le più elementari regole di sicurezza e diligenza stradale, con grave pericolo per la pubblica incolumità, alcune arterie della città, dalla periferia fino al centro storico".

Chi sono gli organizzatori
Ai tre, un ventiquattrenne residente in zona Chiesa Rossa e due amici di 21 e 30 anni rispettivamente domiciliati a Bologna e Bolzano, è stata contestata l'interruzione di pubblico servizio per aver bloccato il passaggio dei mezzi pubblici in via Santa Margherita e dei taxi in Montenapo. Il blitz dei ghisa, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, si è concluso con il sequestro dei motocicli utilizzati e dei dispositivi informatici dei tre.
L'indagine della polizia locale
Gli accertamenti investigativi sono partiti dall'analisi dei video, diventati virali sui social, che mostravano decine di Yamaha T-Max in giro per Milano e in particolare lo "show" in Montenapo con "pericolose esibizioni, con impennate e sgommate". Molti dei veicoli circolavano con la targa di immatricolazione coperta, o ne erano del tutto privi; e molti conducenti, oltre al casco obbligatorio, indossavano sciarpe e bandane "con l'evidente scopo di rendersi irriconoscibili".
Incastrati dai filmati
Confrontando quei frame con le immagini delle telecamere del Comune e passando al setaccio i tabulati telefonici, gli specialisti della Squadra interventi speciali del Radiomobile e dell’Unità investigazione e prevenzione sono riusciti a ricostruire "le modalità di organizzazione del raduno e tutto il percorso cittadino effettuato dal numeroso gruppo di motociclisti", come si legge in una nota di Palazzo Marino.