
Polizia locale e carabinieri avvisati dall’annuncio che circolava sui social di un motoraduno abusivo si sono presentati e hanno identificato decine di giovani
Cerro Maggiore (Milano) -. La volontà era quella di ritrovarsi in compagnia fra appassionati di moto e scooter, ma questa volta è andata male. Sui social aveva organizzato il ritrovo nell’area industriale di Cerro, come un raduno per scooter e moto 125, un appuntamento clandestino in un’area industriale deserta dove giovani centauri si sarebbero sfidati in acrobazie e impennate.
Tuttavia, il motoraduno abusivo si è concluso in modo del tutto inaspettato per i partecipanti: ad attenderli c’erano polizia locale e carabinieri, avvisati dall’annuncio che circolava sui social. La locandina dell’evento, condivisa online, non lasciava spazio a dubbi e ha permesso alle forze dell’ordine di individuare il luogo e l’orario del raduno. Così, gli agenti si sono presentati sul posto per interrompere l’evento illegale e procedere con controlli e identificazioni. Decine di giovani, giunti da diversi comuni limitrofi, sono stati identificati sul posto. Per i mezzi non conformi alle normative stradali, sono scattate sanzioni pesanti.
La polizia locale e i carabinieri hanno voluto lanciare un chiaro segnale contro queste iniziative non autorizzate, che mettono a rischio non solo la sicurezza dei partecipanti ma anche quella delle aree circostanti. Le autorità hanno ribadito che eventi simili, spesso organizzati via social, sono oggetto di monitoraggio costante. "Queste attività – spiegano dalla polizia locale – rappresentano un pericolo e un danno per le aree urbane e industriali. Lavoreremo per prevenire ulteriori episodi di questo tipo".