ROSARIO PALAZZOLO
Cronaca

Raddoppio dei crematori: "Adesso è necessario"

Cinisello chiede alla Regione il via libera dopo il super-lavoro del 2020

di Rosario Palazzolo

Una delle immagini che più di altre rimarranno nell’immaginario comune di questa pandemia è sicuramente quella della colonna di camion dell’Esercito che, carichi di bare, si spostavano da Bergamo verso gli impianti di cremazione della Lombardia. In particolare verso il cimitero di Cinisello Balsamo (foto) dove diverse decine di quelle bare sono state accolte assieme a quelle dei defunti di Cinisello e di tutto il milanese. Il ruolo dei vecchi impianti di cremazione di Cinisello Balsamo è stato di grande importanza in questo difficile 2020. Lo dimostrano i numeri. Al primo dicembre nei due forni attivi al cimitero nuovo della città si era già superata la soglia delle 2.300 cremazioni. A fine anno si supereranno sicuramente le 2.500. Lo scorso anno in 12 mesi erano stati solamente 1900, complice anche un periodo di sosta per manutenzione. Già, proprio le manutenzioni, continue e a volte costose sono il tallone d’achille dei due impianti di Cinisello che quest’anno hanno superato la soglia degli 11 anni (il ciclo di vita dovrebbe esaurirsi in 10 anni). Proprio in questo periodo, nonostante l’emergenza, gli impianti sono stati fermati per un nuovo ciclo di riparazioni. Questa settimana ha riaperto il primo degli impianti, mentre per il secondo si dovrà attendere almeno il 14 dicembre. Per questo motivo nei giorni scorsi l’assessore Bernardo Aiello, delegato ai Servizi cimiteriali, ha portato in giunta un documento con il quale il sindaco Giacomo Ghilardi chiederà a Regione Lombardia l’autorizzazione alla sostituzione dei due forni e soprattutto la possibilità di attivarne altri due, in modo da consentire alla città di operare tutto l’anno senza interruzioni. "Questa pandemia ha conferito un nuovo ruolo agli impianti di cremazione della città. Se prima potevano essere considerati come un servizio accessorio, oggi sono divenute indispensabili – ha spiegato l’assessore Aiello –. Se siamo riusciti a governare una situazione così difficile è solamente grazie all’ottimo lavoro compiuto dal personale dei servizi cimiteriali che si adoperano senza sosta, anche nelle giornate festive, per assolvere alla mole di lavoro". La gestione del servizio di cremazione rappresenta una delle poche voci di introito per Cinisello che, proprio gestendo gli impianti, riesce a mettere a bilancio utili superiori al milione di euro e a garantire un prezzo calmierato per i residenti compensato da tariffe più elevate per gli esterni.