
"Questo impianto non va messo qui". Oltre 400 firme in poche ore sono state raccolte dal Comitato Copernico e dal Gruppo Salute per dire no all’impianto per il trattamento della Forsu (frazione organica dei rifiuti solidi urbani) che Cap Holding intende realizzare nell’area del depuratore di Pero. Ieri in occasione dell’evento Pero in festa i due comitati hanno allestito un banchetto per informare, sensibilizzare i cittadini e per chiedere di sostenere la battaglia contro il progetto. Ma non solo, "chiederemo che nell’iter di valutazione d’impatto ambientale non solo vengano rispettati gli standard tecnici, ma soprattutto, applicato il principio di precauzione e venga data la priorità assoluta alla salute e alla qualità della vita delle persone che vivono e lavorano in quest’area".
L’impianto di trasformazione in energia degli scarti umidi e agro-alimentari tratterà fino a un massimo di 25mila tonnellate all’anno per i rifiuti liquidi agroalimentari e 40mila tonnellate all’anno per quanto riguarda la Forsu. Questo significa un viavai di camion in entrata e in uscita dall’impianto. Ieri è stata la prima raccolta di firme e tra i cittadini c’è stato grande interesse e partecipazione. "Vogliono costruire un altro impianto a forte impatto ambientale a fianco delle nostre case – spiegano i portavoce dei comitati Angelo Panigutti e Luciano Santambrogio –; il nostro territorio è già fortemente urbanizzato, abbiamo Silla 1 e Silla 2, il depuratore, una rete di tangenziali e autostrade. E da anni siamo alle presenza con cattivi odori, ma non è ancora nota la fonte. I dati dell’ultima ricerca epidemiologica di Ats mostrano un forte inquinamento di tutta l’area. Noi crediamo che sia arrivato il momento di togliere e non di aggiungere".
Roberta Rampini
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