Quintali di guaine abbandonate nei campi lungo il Lambro meridionale. Si tratta di scarti dei furti di rame e altri metalli avvenuti nella zona a opera di bande specializzate che ormai imperversano in zona. Il furto più eclatante fu quello di una campana in bronzo alla chiesa di Opera (poco distante dal luogo dove sono state abbandonate le guaine). Per arrivare alla zona delle discariche bisogna percorrere la stradina che porta a Mirasole e fermarsi sulla curva di via Di Vittorio. Dopo pochi passi ci si trova di fronte un’enorme distesa di guaine in plastica in tre diversi punti.
Ad agire sarebbero stati alcuni senzatetto di origine romena che sono accampati alle spalle del depuratore San Rocco nei pressi di un’area di servizio della Tangenziale ovest. Questo gruppetto di persone è stato fotografato mentre sguainava i cavi e separava il metallo e il rame dalla plastica, abbandonando poi i rifiuti in tre diversi punti. Oltre a queste tre nuove discariche, tutte di materiale plastico proveniente da cavi elettrici, sempre nella stessa zona poco distante ce n’è una quarta che era stata segnalata circa un anno fa e che nessuno ha ancora bonificato. "Un problema perché tutte queste guaine in caso di forti piogge rischiano di finire nelle rogge e quindi di provocare danni ostruendo il passaggio dell’acqua. Qui non ci sono controlli, eppure questa è una situazione nota da molto tempo – spiegano le sentinelle del Parco Sud –. La discarica di guaine creata lo scorso anno l’avevamo segnalata spiegando chi dove e cosa accadeva. Ma nessuno è intervenuto. Ora ce ne sono tre nuove e la situazione sta diventando un’emergenza".
Basta fare pochi passi e raggiungere la strada che porta al depuratore che si trova alle spalle del centro commerciale Fiordaliso e vedere l’accampamento abusivo dove vengono portati e lavorati i cavi rubati nelle piattaforme ecologiche della zona. E fortunatamente le guaine non vengono più bruciate come è accaduto in passato. Il mercato nero dei metalli è molto florido soprattutto in questa zona.