CLAUDIO
Cronaca

Quel lusso dell grazia di un momento

Claudio

Negri

Ho cinque anni in più della Ragazza di Ipanema. Della canzone, intendo. Sono un ingenuo. Mi stupisco che il mondo, alla mia nascita, fosse ancora privo di un brano cardine della bossa nova, di un classico mondiale della musica leggera. E della poesia. Mi sento assai vecchio, ma anche consolato da una certezza: la percezione transitoria del bello, come la nascita di una stella da un ammasso di polvere cosmica o come un passo leggero di donna nel mattino del mare, non si cura del tempo limitato e strabico nel quale stiamo immersi a bagnomaria. Il bello è transitorio, come l’ispirazione, ma prescinde tutto. A Rio de Janeiro, in qualche mattino di primavera del 1962, Vinicius de Moraes e Antonio Carlos Jobim, dalle vetrate di un bar, vedono passare una ragazza: ha i capelli neri e gli occhi verdi, cammina verso la spiaggia di Ipanema con passo cadenzato, il volto sorridente. Lei però non sta scendendo al mare, sta andando a scuola. Dettagli. Perché, comunque, tanto gentile e tanto onesta pare. Sì, l’effetto è quasi lo stesso, da Beatrice tropicale. Che dà per gli occhi una dolcezza al core, eccetera. Della ragazza che passa sappiamo molto, oltre al nome, Heloisa Pinheiro, detta Helo. Abbiamo svariate foto di lei, anche da nonna. Ha fatto la modella, ben consapevole di rappresentare un mito. Anche quando poserà per Playboy. O quando aprirà una boutique chiamandola fatalmente “A garota de Ipanema”, la ragazza di Ipanema. Ma a prescindere da tutto, anche da lei, Vinicius e Jobim avevano colto l’attimo, vestendo l’ispirazione nuda nella loro alta sartoria di rime e di note. Così la Venere vagante si è fissata nell’indugio eterno della poesia. Insomma, vale la pena di essere nato, cinque anni prima o cinquanta dopo. “Ah, porque estou tao sozinho? Ah, porque todo è tao triste? Ah, a beleza que existe, a beleza che nao è sò minha, que também passa sozinha (Ah, perché sono così solo, perché tutto è così triste? La bellezza esiste e non è solo mia e passa anche lei solitaria)”. E il mondo, al suo passaggio, si riempie di grazia. Per un attimo soltanto, ma è un lusso che possiamo permetterci.