ANDREA GIANNI e MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Orrore a Quarto Oggiaro, il ricatto dopo rapimento e sevizie: “Se denunci metto i video online”

Ferocia scatenata da un debito o da attriti per una ragazza, la vittima 16enne con deficit cognitivo è stata sentita in audizione protetta. Tensioni nel quartiere

Sull'episodio sono in corso indagini da parte della polizia

Sull'episodio sono in corso indagini da parte della polizia

Milano – La vittima delle sevizie e degli abusi sessuali e il ragazzo che lo avrebbe attirato nella trappola si conoscevano da tempo, frequentavano la stessa scuola. E sono ancora da chiarire, al centro di accertamenti, i motivi che hanno scatenato la ferocia contro un 16enne affetto da deficit cognitivo, con scene definite “da film dell’orrore” dagli stessi inquirenti abituati a occuparsi di casi di abusi sessuali e violenze: forse un debito di poche decine di euro, oppure attriti legati a una ragazza, come a volte si verificano tra adolescenti.

Le sevizie e le violenze sessuali che si sono protratte per ore in un caseggiato a Quarto Oggiaro, la notte tra il 9 e il 10 dicembre, sarebbero state quasi integralmente filmate con lo smartphone soprattutto da parte dell’uomo di 44 anni, fermato assieme al 14enne con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni, produzione di materiale pedopornografico e rapina. Non emergerebbe l’invio dei video ad altre persone o la condivisione all’interno di chat, ma la realizzazione di filmati per documentare le sevizie apre scenari inquietanti.

Lo avrebbero ripreso durante le violenze per ricattarlo, dicendogli che se avesse denunciato loro avrebbero messo tutto online. Un particolare emerso dalle prime dichiarazioni rese dal 44enne. La vittima ieri è stata ascoltata in un’audizione protetta dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Ilaria Perinu, che coordinano le indagini della polizia. Restano da chiarire i contorni e l’eventuale coinvolgimento, per ora non emerso, di altre persone.

Solange Marchignoli, legale del quattordicenne, incontrerà oggi il suo assistito nel carcere minorile Beccaria, in vista dell’udienza di convalida fissata per domani. “È una storia di dolore – il suo primo commento – che abbraccia la persona offesa (il fatto avvenuto è grave) ma anche questo quattordicenne che ha a sua volta una storia di profonda sofferenza personale e familiare”. Della sua posizione si occupa il Tribunale per i minorenni. Verrà invece interrogato oggi dal gip Alberto Carboni l’uomo di 44 anni: la Procura ha chiesto la convalida del fermo e la misura della custodia cautelare in carcere. Una persona in cura presso un Cps di Milano, che vive in un contesto disagiato, senza occupazione fissa e con frequentazioni fra gruppi di sbandati del quartiere.

C’è da ricostruire, anche con l’analisi delle immagini acquisite, se le violenze siano avvenute solo in uno scantinato o anche nella sua abitazione, nello stesso stabile dove abita il 14enne, affidato ai nonni. Un episodio che ha provocato tensioni nel quartiere. Mercoledì pomeriggio un altro uomo di 40 anni, che vive a Quarto Oggiaro, è stato picchiato e potrebbe essersi trattato di un’azione di giustizia sommaria. “Sono solo caduto”, ha detto l’uomo, che non ha denunciato il pestaggio.