"Quarantene infinite: ora basta"

"Classi vuote, bimbi che da Natale a oggi hanno affrontato tre quarantene, pure da sani o appena guariti dal Covid. Un circolo che ricomincia non appena un compagno (o un’educatrice) contrae il virus: è urgente cambiare le regole sulle quarantene nei nidi, nelle scuole dell’Infanzia e primarie". Lo chiede a gran voce il comitato Educhiamo, che raccoglie seimila associati tra le scuole private di tutta Italia, aggiungendosi al coro di voci composte da scuole, famiglie e addetti ai lavori che da giorni fa notare il "cortocircuito" tra il Decreto di Legge 229 del 30 dicembre 2021, il quale stabilisce che i contatti stretti dei positivi (se guariti o vaccinati con due dosi entro quattro mesi o se hanno eseguito la terza dose e hanno il super green pass) non debbano fare la quarantena precauzionale, e le regole comunicate dal Ministero dell’Istruzione per scuole dell’Infanzia e nidi: con un caso di positività (due alla primaria) si applica la sospensione delle attività, per una durata di dieci giorni, per l’intera classe. La conseguenza? Tutti a casa, anche i sani. "E potrebbe continuare così chissà fino a quando. Se un bimbo rientrato in classe appena negativizzato ha un compagno che si contagia, ritorna in quarantena ugualmente. Oltre al disagio gravissimo per bambini e famiglie – spiega Cinzia D’Alessandro, del direttivo Educhiamo, fondatrice del progetto Becoming e titolare della scuola ‘La locomotiva di Momo’ a Milano –, c’è la matassa burocratica: Ats è inondata da richieste di inserimenti di quarantene e i sistemi sono intasati. Alle famiglie arriva la disposizione di quarantena dopo giorni, quando i bimbi sono già a casa, e non possono chiedere il congedo Covid finché non c’è il documento ufficiale. Quindi faticano il doppio, anche per poter lavorare. E non tutti hanno la possibilità dello smartworking".

Altro problema: "Le code per effettuare il tampone di uscita quarantena. E poi l’attesa della documentazione da parte di Ats o del pediatra per rientrare a scuola. La situazione è drammatica e soprattutto c’è una scorrettezza nei confronti dei bambini, che sono discriminati", aggiunge D’Alessandro. Domenica, Educhiamo ha organizzato un incontro on line (visibile sulla sua pagina Facebook) con Barbara Floridia, sottosegretaria all’Istruzione, l’epidemiologa Sara Gandini, il pediatra Maurizio Matteoli e lo psicologo e psicoterapeuta Federico Monti per affrontare il tema. M.V.

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