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Cronaca

Quando il ritardo tecnologico frena la crescita

La digitalizzazione è cruciale per l'economia lombarda. Regione Lombardia si impegna a potenziare la banda larga per favorire la crescita e ridurre il divario digitale, coinvolgendo le piccole e medie imprese.

Quando il ritardo tecnologico frena la crescita

La digitalizzazione è cruciale per l'economia lombarda. Regione Lombardia si impegna a potenziare la banda larga per favorire la crescita e ridurre il divario digitale, coinvolgendo le piccole e medie imprese.

Razzante*

Se la digitalizzazione rallenta, a farne le spese è l’intera economia di un territorio.

La velocità delle connessioni stimola la crescita e dunque è necessario diffondere più massicciamente la banda larga e i servizi internet. Le pubbliche e medie imprese lombarde in questa partita possono giocare un ruolo decisivo. Ne è consapevole Regione Lombardia, che ha annunciato nuove tappe dello sviluppo dell’infrastruttura digitale. "Il nostro obiettivo è valorizzare l’interconnessione tra i territori, rendendo sempre più accessibili i servizi, dalla sanità ai trasporti – fa

sapere Franco Lucente, assessore regionale ai trasporti e mobilità sostenibile –. In

tal senso, la banda ultra larga è per noi un percorso strategico per collegare tutti i territori, dal centro alle periferie. Diversi i progetti già avviati: per le aree bianche, a partire dal 2023, sono stati realizzati oltre 220.000 nuovi collegamenti, tra fibra ottica e wireless. L’obiettivo per il 2027 è quello di avere 520.000 connessioni in più, coinvolgendo 1.429 comuni per un totale di 261 milioni di risorse, 70 delle

quali regionali".

Le piccole e medie imprese (pmi) hanno operatori chiave che contribuiscono in

modo significativo alla diffusione della banda ultralarga e dei servizi internet,

soprattutto nei territori meno centrali. "La Lombardia – chiarisce il sottosegretario

alla Presidenza, con delega alla Digitalizzazione, Ruggero Invernizzi – punta molto su

queste imprese perché sono loro che permettono di portare connettività avanzata

anche nelle aree più periferiche, garantendo a cittadini e aziende un accesso equo alle infrastrutture digitali. Grazie alla loro presenza capillare e al loro impegno

queste aziende stanno contribuendo a ridurre il divario digitale. Un’azione

fondamentale per favorire inclusione e sviluppo".

*Docente di Dirittodell’informazioneall’Università Cattolica

di Milano