Qualità dell’aria in aula Ci pensa il sensore

Algoritmo e luce a Led: i 16 dispositivi nella media avvisano professori e alunni quando è ora di aprire le finestre

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di Roberta Rampini

Arriva nelle scuole di Rho il sensore intelligente brevettato dalla star up milanese "Fybra" per monitorare la qualità dell’aria nelle aule e nei laboratori. I primi 16 sensori sono stati installati nella scuola media di via Tommaso Grossi, altri 12 saranno installati nella media di via Mazzo.

Il progetto è stato avviato dall’assessorato all’innovazione e Smart city del Comune di Rho in collaborazione con la società pubblica Net per migliorare la qualità dell’aria nelle classi, risparmiare energia e limitare i rischi legati alla trasmissione del Covid. Ma come funziona? "Con una semplice luce a Led il sensore comunica alla classe quando bisogna aprire la finestra per aerare il locale e quando la si può chiudere perché l’aria è tornata di buona qualità - spiega Mario Rossi, responsabile tecnico di Fybra -.

La luce rossa indica la necessità di ventilare l’aula per disperdere microdroplets (veicoli di virus trasmessi per via aerea), CO2 e inquinanti, quella viola un progressivo miglioramento della qualità dell’aria.

Quando la luce diventa azzurra, significa che la qualità dell’aria è buona ed è quindi possibile richiudere le finestre, evitando sprechi di calore e raffreddori". Algoritmo e luce avvisano insegnanti e alunni, "i dispositivi - dichiara Marco Scaramelli, amministratore unico di Fybra - erano stati pensati prima del Covid, nel rispetto del risparmio energetico. Negli ambienti piccoli, l’aria diventa in fretta viziata.

La pandemia ha spinto a tenere sempre aperte le finestre per garantire ventilazione ed è importante, ma occorre anche garantire la giusta temperatura: l’algoritmo avvisa quando aprire e quando chiudere. Evita l’effetto polmonite e fa risparmiare energia".

Partner del progetto Net, ennesima conferma delle politiche di risparmio energetico avviato da anni, "estenderemo la dotazione dei sensori agli altri istituti scolastici che fanno capo ai due Comuni soci, Rho e Pero, anche nell’ottica della nostra collaborazione con le scuole del territorio", commenta Lorella Bigatti, amministratore unico. Qualità dell’aria, risparmio energetico ma non solo.

Il sensore può essere usato anche a fini didattici, basti pensare al valore educativo in relazione alla fisica, alle scienze ambientali e all’educazione civica.

"I dati possono essere elaborati e studiati da professori delle materie Stem insieme agli studenti, come approccio per esempio alla statistica - commenta la dirigente scolastica Sandra Moroni - nella nostra scuola sono l’ultimo passo di una lunga attenzione all’efficientamento energetico.

Quattro anni fa sono stati installati cappotto termico, nuovi serramenti, valvole termostatiche e impianti fotovoltaici".

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