
Cattivi odori a Niguarda (Newpress)
Milano, 5 luglio 2017 - "Puzze " nel quartiere Niguarda: resta il mistero. Il dito era stato puntato sul depuratore Bresso che ha l’ingresso in via Guido Da Velate ma i «nasi elettronici» montati a metà aprile, uno all’interno dell’impianto e due all’esterno, non sono riusciti a svelare l’arcano. Così si andrà avanti a indagare: si allargherà lo spettro delle possibilità considerando pure altre fonti come condotti fognari, Seveso e industrie che insistono nella zona, non ancora mappate. Secondo: c’è l’intenzione di ripetere la rilevazione coi nasi elettronici in autunno o in inverno. Nello stesso tempo, gli abitanti riuniti nel comitato di quartiere «contro le puzze» si stanno attivando per registrare autonomamente gli odori annotando su carta gli orari e i punti in cui i miasmi sono più persistenti.
Questo è emerso lunedì nel corso di un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato responsabili del Gruppo Cap, che gestisce l’impianto, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, il presidente del Municipio 9 Giuseppe Lardieri e diversi consiglieri, al cospetto di decine di abitanti. «Dai dati raccolti finora – hanno spiegato i responsabili del Gruppo Cap, intervenuti all’incontro pubblico – sembrerebbe escluso il depuratore. Ma noi rimarremo al Tavolo tecnico (composto da diversi enti tra cui Comune, Municipio 9, Arpa e Ats) finché non si individuerà la causa». I nasi elettronici sono stati “addestrati” a riconoscere una decina di odori. Poi sono partite le rilevazioni: 30mila circa, dal 14 aprile, per 27 giorni. Il naso installato nel depuratore non ha riscontrato anomalie, così come il ricettore in via Arezzo, punto individuato dal «modello di dispersione», e il «naso umano» che sempre in via Arezzo si è prestato ad annotare gli odori. Mentre in via Ornato, la zona con più segnalazioni, il ricettore ha sentito nel 5% dei casi «odore di fogna» che però considerando altri fattori (come la direzione del vento) sembra non arrivare dal depuratore. E non c’è corrispondenza con quanto annotato dal «naso umano». L’assessore Marco Granelli spiega: «Le rilevazioni della polizia locale sono in linea con quelle dei “nasi”. Andremo avanti. Mi aspetto maggiore collaborazione da parte di Arpa e Ats, essendo un tema che riguarda la salute pubblica. Ornella Scandella, del comitato di cittadini, sottolinea che «dalla seconda metà di aprile le segnalazioni sono cessate». Ma ha posto alcune domande: «Perché gli odori che avvertiamo all’esterno sono gli stessi avvertiti all’interno del depuratore, durante le nostre visite?». Altri ipotizzano diverse sorgenti di odori. Ma una risposta ancora non c’è.