
Sono intervenuti i carabinieri
Milano, 13 giugno 2019 - Un'aggressione senza un perché. Un raid violentissimo. Pugni alla testa contro un ragazzo incrociato in strada. Poi l’intervento provvidenziale di un ispettore della penitenziaria, casualmente di passaggio da quelle parti: «Mi ha salvato la vita». E infine l’arresto dei carabinieri del Radiomobile. In manette il 34enne Marian Podosky, senza fissa dimora di origine polacca già bloccato un paio di settimane fa per un furto e destinatario di due ordini di allontanamento dall’Italia, l’ultimo dei quali emesso lo scorso 5 giugno.
Tutto succede nel giro di pochi minuti, poco dopo le 21 di martedì, all’angolo tra via Ripamonti e viale Ortles. «Mentre tornavo a casa a piedi – il racconto della vittima, un agente immobiliare di 26 anni – stavo parlando al cellulare con una mia amica. Notavo che un ragazzo camminava a passo svelto verso di me. Non mi preoccupavo della cosa fino a quando notavo il ragazzo che mi puntava e, giunto a stretto contatto, cominciava a sferrarmi pugni violenti, di destro e di sinistro, in pieno volto». Sono attimi interminabili per A.F., in balìa del picchiatore: «Lasciavo cadere il telefono e d’istinto mi coprivo il volto con le braccia, avendo capito che il giovane, oltre a essere fuori di sé, era anche un esperto pugile. Sentivo che i colpi a questo punto mi arrivavano da ogni parte e sempre al volto e alla testa. Improvvisamente mi sono ritrovato accasciato a terra, con lui sopra che mi colpiva come una furia».
È proprio in quel momento che passa l’auto guidata dall’ispettore della polizia penitenziaria G.C., 51 anni: l’uomo, in compagnia della figlia, nota la scena e decide di fermarsi immediatamente per dare una mano al 26enne. «Da subito il giovane si bloccava – la sua testimonianza ai militari – ma dopo pochi secondi mi rispondeva in un italiano poco comprensibile “Ok mi fermo mi fermo... perché sennò che fai? Mi spari? Dai, sparami...». L’ispettore cerca di riportare la calma, ma Podosky lo colpisce con un violento schiaffo all’orecchio sinistro. Per fortuna, qualcuno nel frattempo ha chiamato il 112: i carabinieri del Radiomobile arrivano a sirene spiegate in viale Ortles e bloccano definitivamente l’aggressore, che ha precedenti e due alias negli archivi delle forze dell’ordine. Portato in caserma, è stato processato ieri per direttissima. I due feriti sono finiti in ospedale: l’ispettore ha riportato contusioni giudicate guaribili in 7 giorni, mentre il ragazzo preso a pugni è stato tenuto in osservazione per il forte trauma cranico.