Magie, esoterismo e sesso. Ecco il prof della psico-setta

Parabiago, nell’indagine “Dionisio“ spunta il nome di un insegnante del liceo. L’istituto inondato dalle chiamate dei genitori: "Adesso vogliamo sapere"

Piscosetta (foto Polizia)

Piscosetta (foto Polizia)

Parabiago (Milano), 23 luglio 2020 - Fra la trentina di indagati dell’operazione Dioniso, che ha smantellato una cosiddetta psico-setta, c’è anche un insospettabile professore di lettere legnanese. Pizzetto, occhiali, pochi capelli. Uno qualunque, un professore liceale come tanti, anzi preparato e conosciuto nell’Istituto dove insegna, che però si scopre oggi avere un ruolo all’interno dell’organizzazione scoperta dopo due anni di indagini della squadra mobile di Novara nei boschi di Cerano, nel Novarese. Lì ci sarebbe stata, da tempo, la base logistica dell’organizzazione, le cui diramazioni si spingerebbero verso Milanese e Pavese. Fra questi indagati, una trentina appunto, anche Davide Melzi, legnanese, da anni professore di lettere del liceo Cavalleri di Parabiago, nell’Altomilanese, nonché rappresentante sindacale del corpo docenti. Lui, insieme a un amico, avrebbero avuto a disposizione, ormai da anni, la base logistica dell’organizzazione nei boschi del Ticino. Una casa in pietra dove sarebbero avvenuti atti di iniziazione ai danni di giovani donne, soggiogate - questa l’accusa - tramite riti magici, finalizzati ad avere rapporti sessuali, spesso anche con pratiche estreme e dolorose, considerate dagli inquirenti vere e proprie torture. Il tutto proseguito per anni.

Una vicenda emersa dopo la decisione di una vittima di denunciare il sistema che vedeva spesso giovani vittime soggiogate da colui che qui chiamano ancora il “Dottore“, un 77enne laureato con la passione per le erbe e la magia. Una “psico-setta“ in cui c’erano appassionati di esoterismo, civiltà antiche, magia e fiabe. Un mondo che piaceva molto al professore legnanese, vista la mole di libri scritta per la casa editrice “Terre di mezzo“, di cui era un prolifico autore. Libri come “Ipotesi sulla guarigione“, in cui il docente spiega come guarire dalle malattie senza il ricorso ai medicinali, né alla chirurgia, ma solo tramite erbe, canti magici, con la semplice azione di quegli individui che sono ritenuti insieme maghi e terapeuti. La “setta“ dal canto suo si proponeva di purificare e perfezionare le “sostanze“ di cui l’essere umano è composto e per farlo si passava anche, tramite pratiche sessuali estreme sin dagli anni ‘80. La strategia, per l’accusa, per decenni era rimasta la stessa: procurare ragazze da inserire isolandole da amici, conoscenti e familiari, facendole diventare dipendenti dalla setta, anche economicamente. Da capire quale sia stato il ruolo del “professore“ di Legnano in tutto questo. La scuola ieri è stata inondata dalle telefonate dei genitori degli alunni che chiedevano spiegazioni: "Sono preoccupati - spiega la preside, Chiara Lanzani - capisco bene la situazione, ma voglio anche che il liceo non sia parte in causa in un’operazione assolutamente esterna e che non interessa la scuola in quanto tale".  

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