Corteo studenti Milano, vernice rossa contro banche e traffico bloccato in Buenos Aires

Un migliaio di liceali ha sfilato in centro per ribadire il no all'alternanza scuola-lavoro. Slogan e striscioni in ricordo di Giuseppe e Lorenzo

Milano, 18 febbraio 2022 - Mattinata di protesta degli studenti in tutta Italia contro l'alternanza scuola-lavoro, costata la vita al 18enne Lorenzo Parelli e al 16enne Giuseppe Lenoci. Da Milano a Napoli, da Bologna a Roma i giovani sono scesi in piazza nell'ambito della mobilitazione nazionale organizzata dai collettivi studenteschi per ricordare i due ragazzi morti. Manifestazione pacifica con un migliaio di studenti in piazza a Milano, diversamente da Torino, dove si è registrato il ferimento di sette agenti. Momenti di tensione anche a Bologna, mentre in migliaia sono scesi in piazza a Roma bruciando simboli di Confindustria. Due i cortei che hanno sfilato a Napoli, uno diretto alla sede di Confindustria e l'altro all'ufficio scolastico della Campania.

Traffico bloccato in corso Buenos Aires

Una trentina di appartenenti al centro sociale "Lambretta" ha bloccato corso Buenos Aires sedendo sulle carreggiate stradali e provocando nella zona rallentamenti e problemi alla circolazione. La Digos è intervenuta per spostarli in un punto diverso, consentendo così di regolarizzare il traffico. L'occupazione simbolica delle strisce pedonali ha rappresentato l'epilogo, non previsto, del corteo contro l'alternanza scuola lavoro e per il ripristino della seconda prova scritta per l'esame di maturità, che si è concluso poco dopo mezzogiorno in piazza Fontana. Il serpentone di studenti era partito questa mattina da Largo Cairoli per poi proseguire in piazza Cordusio, Piazza Affari e via Pantano, con un breve presidio davanti alla sede di Assolombarda, associazione degli industriali. La mattinata milanese si è svolta pacificamente, con il corteo che avanzava per le strade scandendo slogan e mostrando striscioni con le scritte "Non si può morire di scuola" e "Riprendiamoci il presente e occupiamoci del futuro". 

false

Flash mob in piazza Affari e contro Unicredit e JPMorgan

Nel corso del corteo, durante il passaggio in piazza Affari, alcuni studenti hanno dato vita a un flash mob accendendo fumogeni e srotolando uno striscione con scritto 'recovery school', infine alzando il dito medio verso la Borsa, come il dito di Cattelan, mentre in piazza Edison c'è stato un blitz simbolico alla sede di Unicredit dove sono stati lanciati un paio di palloncini con vernice rossa sul muro esterno e incollati dei volantini con su scritto "Unicredit ha investito 5,5 miliardi nelle armi" e "1,71 miliardi di euro all'anno nei combustibili fossili". La stessa contestazione si è ripetuta, per i medesimi motivi, poco dopo presso la JP Morgan in via Cordusio angolo via Armorari. Poco prima in piazza Cordusio - in tuta bianca verniciata di rosso, occhiali e mascherina - avevano scritto 'make school not war ' su una staccionata in riferimento al rischio imminente di guerra in Ucraina. Lungo il percorso sono state imbrattate di vernice rossa anche le sedi di negozi di brand multinazionali.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro