MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Rider investito e ucciso in via Cadore, la protesta: “Basta lavoro a cottimo. Non si può morire per portare un panino”

Muhammad Ashfaq ha perso la vita il 30 dicembre, travolto da un’auto in zona Porta Romana. “L’assenza di tutele alimenta il pericolo per i fattorini. Solo Just Eat li ha assunti dando loro una paga oraria”

Milano – “Basta morti in strada e sul lavoro. Basta cottimo”. La bicicletta dipinta di bianco in onore di Muhammad Ashfaq, il rider di 44 anni investito e ucciso lo scorso 30 dicembre tra le vie Comelico e Cadore, riporta questo messaggio. È scritto su una scatola, pure questa tinteggiata di bianco, incollata alla dueruote. Identica al portavivande della piattaforma delle consegne a domicilio Glovo per la quale l’uomo lavorava e che è rimasta a terra, sull’asfalto, quella sera, accanto alla scia di sangue. Ieri in suo nome a decine si sono ritrovati su quella stessa strada per protestare: per chiedere più sicurezza per i lavoratori come Muhammad, in balìa dei pericoli mentre sfrecciano per portare cibo. “Non si può morire per un panino”: questa l’iniziativa promossa da Deliverance Milano, sindacato informale dei rider, da più realtà unite nella rete civica “Città delle persone“ e dalle ciclofficine. Muhammad viveva a Cantù, nel Comasco, e da alcuni anni lavorava come rider a Milano, guadagnando quei soldi necessari per sostenere i familiari rimasti in Pakistan.

“Ci siamo trovati qui stasera per ricordare Muhammad, denunciare il cottimo e il ricatto dell’algoritmo e delle piattaforme, per gridare basta morti sulla strada”, spiegano gli organizzatori. “Nel 2024 in Italia si sono contate quasi un migliaio di morti bianche. Il meccanismo del cottimo attivo nel settore del food delivery in assenza di tutele alimenta il pericolo e la precarietà dei fattorini, esponendoli al ricatto dell’algoritmo. Stop al lavoro povero e all’insicurezza”, gridano i rider.

“Gli invisibili – sottolinea Angelo Junior Avelli, attivista – sono spesso lavoratori migranti. Il “cottimo“ alimenta i rischi nel campo del delivery food. Muhammad lavorava per Glovo, che insieme a Deliveroo paga ancora a cottimo i fattorini, mentre Just Eat li ha assunti dando loro una paga oraria e non a consegna. Noi chiediamo che sia così per tutti, che tutti abbiano le tutele. Questa tragedia riguarda la morte sul lavoro e insieme la morte sulla strada: tale convergenza ci dà l’occasione di unirci ad altre realtà, per rendere ancora più forte il nostro appello”.

Gli attivisti di “Città delle persone" ragionano anche sui dati delle vittime della strada, “cresciute del 7% nel primo semestre del 2024, secondo i numeri Istat”. E quanto “al 25% in meno di morti in strada nei primi 15 giorni di attuazione del nuovo Codice della strada, percentuale diffusa dal ministro Salvini, c’è da dire che questi numeri riguardano solo gli incidenti rilevati da Polstrada e Carabinieri, che sono il 34% di quelli con lesioni, in quanto il restante 66% viene rilevato dalle polizie municipali in ambito urbano. Secondo il monitoraggio dell’Associazione sostenitori e Amici della Polizia stradale (Asaps), nel periodo 14-28 dicembre di 2023 e 2024 il numero di persone morte è lo stesso, 110”. La protesta si è conclusa con una bici rovesciata sul bordo del marciapiede, sovrastata da uno striscione con la scritta “Basta morti in strada”. L’auspicio che si rinnova, per il 2025.