Migranti nel campo base Expo, il prefetto: "Cento in arrivo. Decisione autonoma"

Il prefetto Marangoni ha chiarito: pronto ad "assumersi tutte le responsabilita' della "decisione autonoma", presa senza la partecipazione di Giuseppe Sala. Il caso sollevato da alcune dichiarazioni del presidente della Regione Roberto Maroni

L'arrivo dei primi migranti al campo base di Expo

L'arrivo dei primi migranti al campo base di Expo

Milano, 21 marzo 2016 - Ci sono anche aree Expo tra le possibili destinazioni di immigrati in arrivo a Milano. Lo conferma la prefettura di Milano ha fatto sapere come, vista l'emergenza, alcuni immigrati saranno trasferiti in aree Expo "per periodi limitati" di tempo. A gestire l'accoglienza in loco sarà la Croce Rossa. Il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, ha confermato la decisione di inviare alcuni immigrati in arrivo a Milano su aree Expo dopo che la questione era stata sollevata da alcune dichiarazioni di Roberto Maroni. Il presidente della Regione Lombardia aveva mostrato la sua completa contrarieta' all'ipotesi che alcuni immigrati fossero inviati al campo base di Expo. Secondo quanto emerso da un'intervista nell'ambito dell'iniziativa 'Dillo alla Lombardia', il governatore ha detto di aver appreso "questa notizia ieri sera" e di essere rimasto "sorpreso". "Pare - ha detto - che il Prefetto di Milano, che stimo e conosco bene, abbia preso questa decisione in base a un accordo intercorso con l'ex commissario Expo (Giuseppe Sala, ndr) e non con la societa'. Mi riservo di verificare, ma se fosse cosi', non sarebbe una cosa accettabile". Maroni ha quindi ricordato che la Regione si sta "impegnando molto sull'area Expo per evitare il degrado e le occupazioni abusive e per evitare che succeda quello che accadrebbe - ha chiarito - se venissero mandati lì gli immigrati. Al contrario, noi abbiamo messo risorse e fatto programmi. Valuteremo, ma non cambio idea: quella e' un'area che deve rimanere viva da qui a quando si aprira' il cantiere del post Expo".

IL PREFETTO - Marangoni ha precisato che si tratta di una "decisione autonoma" del quale il prefetto e' pronto ad "assumersi tutte le responsabilita'" non elaborata sulla base di accordi esistenti e Alessandro Marangonimessi a punto durante la gestione di Giuseppe Sala, attualmente candidato sindaco di Milano per il centrosinistra. "Si tratta del campo base - ha chiarito Marangoni (nella foto a destra) -, abbondantemente fuori dall'area Expo, dove sono state ospitate le maestranze e le forza di polizia. In questo momento - ha aggiunto - e' quasi totalmente libero, adatto a questa necessita' e per questo ho deciso di guardare a questa decisione che, sottolineo, e' temporanea". I primi immigrati nell'area del campo base di Expo potrebbero arrivare già in questi giorni. Marangoni ha quantificato in circa "un centinaio" i primi invii. "Stiamo valutando che potrebbero arrivare già oggi o domani - ha detto - perche' gli arrivi sono continui. Questa e' la nostra necessita', poi vedremo, perche' il campo ne tiene 500". Il prefetto ha rassicurato chi, a partire da Maroni, teme che questa decisione possa avere ricadute sul cosiddetto Fast Expo, vale a dire l'insieme delle iniziative ideate per riaccendere il sito rapidamente: "E' un'area molto circoscritta - ha spiegato Marangoni - che non ha contatti con l'area Expo".

Piu' in generale, Marangoni ha sottolineato che sul fronte della ripartizioni "la Lombardia viene trattata come tutte le altre regioni italiane sulla base di parametri stabiliti nella conferenza Stato-Regioni. Si tratta di dare un'accoglienza dignitosa a queste persone - ha aggiunto -. Stiamo valutando questa soluzione perche' ci sono condizioni di emergenza che lo consentono. Questa e' una decisione del prefetto - ha concluso Marangoni - e il prefetto si assume tutte le responsabilita' delle decisioni che prende".

LA POLEMICA - Nonostante, la rassicurazione, Maroni ha detto di essere a conoscenza di una "lettera che sarebbe stata mandata alla societa' Expo, nella quale si dice che in merito ci sarebbe stato un accordo con l'ex commissario Giuseppe Sala. Se cosi' fosse - ha detto Maroni - sarebbe ancora piu' grave, perche' lui non poteva decidere senza coinvolgere il Consiglio di amministrazione e, vista la delicatezza della questione, senza informare il presidente della Regione. Mi riservo comunque di fare gli approfondimenti necessari, ma soprattutto - ha concluso - confermo la mia totale contrarieta' a questo insediamento".

Non si e' fatta attendere la replica del candidato sindaco di Milano, che ha invitato Maroni a "informarsi prima. Nessuna mia decisione sull'emergenza profughi" ha fatto sapere per poi precisare di aver portato "nel corso del 2015 la richiesta informale della prefettura in Consiglio e che lo stesso Consiglio aveva preferito rinviare qualsiasi decisione sull'utilizzo del cosiddetto Campo Base di Expo. Da quel momento - ha chiarito Sala - non ho piu' sentito parlare di questo argomento".

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