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Sarà un procuratore alla milanese: è corsa a due tra Greco e Nobili

Esterni «bocciati», l’ex pm del pool Mani pulite ora è il favorito di MARIO CONSANI

Toghe, tribunale

Milano, 3 aprile 2016 - Sarà una scelta milanese. All’inizio della settimana decisiva per la nomina del nuovo procuratore capo ad opera del Csm, la svolta pare definitiva. In lizza sembrano rimasti due soli nomi, entrambi magistrati attualmente già in servizio in città: il procuratore aggiunto Francesco Greco e il sostituto procuratore Alberto Nobili. Risolto dunque, salvo colpi di scena a questo punto improbabili, il dilemma che aveva agitato gli animi del Consiglio superiore della magistratura fin dall’annuncio dell’andata in pensione dell’ex procuratore capo Edmondo Bruti Liberati. Una parte non trascurabile dei componenti l’organo di auto-governo delle toghe, infatti, avrebbe preferito una soluzione di “rottura” rispetto alla tradizione pluri decennale che vuole, nella procura milanese, un asse di successione tutto in chiave locale: da Saverio Borrelli a Gerardo D’Ambrosio, da Manlio Minale a Bruti, per restare all’ultimo trentennio.

Dopo la clamorosa rottura polemica tra Bruti e il suo aggiunto Alfredo Robledo, con conseguente ferita all’immagine della procura più celebre d’Italia, chi chiedeva per Milano una soluzione “esterna” puntava su due nomi: Giuseppe Melillo, a sinistra nel sindacato delle toghe, attuale capo di gabinetto del ministro di Giustizia Andrea Orlando. Oppure Giuseppe Amato, procuratore di Trento, leader di Unicost, il correntone di centro. Però Melillo, visto come longa manus del governo Renzi sul “fortino” milanese, proprio per questo avrebbe spaccato il Csm a metà. Ma lo stesso effetto avrebbe avuto anche l’ipotesi Amato (secondo molti proviene da una sede troppo periferica) tanto più se avanzata dalla relatrice berlusconiana nella commissione Csm, Elisabetta Casellati. Alla fine, Amato potrebbe andare a guidare la procura di Bologna.

Così resterebbero in gioco solo i due milanesi Greco e Nobili. E sul primo, ex del pool Mani pulite oggi coordinatore del dipartimento reati economici, dovrebbero convergere i voti di Area (la sua corrente), dei laici del centro sinistra (in primo luogo quello del vice presidente Csm Giovanni Legnini) e a questo punto anche quelli di Unicost. Alla fine, in pratica, due terzi del plenum. Il centro destra non togato e la destra sindacale di Magistratura indipendente (Mi), potrebbero perciò rilanciare proponendo il nome di Alberto Nobili, ex aggiunto di Bruti, meno legato a correnti sindacali, profilo tecnico assai gradito alla maggior parte della base milanese dei sostituti procuratori. Da domani, dunque, ogni giorno potrebbe essere quello buono per il primo voto nella quinta commissione del Csm, quella che si occupa di carriere dei magistrati, dove Greco e Nobili dovrebbero ricevere un’investitura autorevole in vista del rush finale.

di MARIO CONSANI

mario.consani@ilgiorno.net