
Il procione Lucio subito dopo il sequestro a una donna residente nel quartiere Baggio
Milano, 1 dicembre 2019 - Questione di cuore, il dilemma di Lucio. Sulla carta, il simpatico procione sequestrato un mese fa alla sua padrona (per legge è specie “pericolosa”, non da compagnia) ora potrebbe tornare a casa, dopo il nulla osta firmato dal giudice. Ma lui nel frattempo ha vissuto in un Centro di tutela e ricerca sulla fauna esotica e si è trovato bene, tanto che, dicono i suoi custodi, gioca frequentemente con una sua simile, insomma forse si è innamorato della prociona Margot. E allora che fare? Da un lato del cuore c’è Anna (nome di fantasia), 53 anni, la sua “mamma” di origini ucraine che lo ha svezzato e cresciuto con amore nel quartiere Baggio e lo portava con sé un po’ dappertutto, anche al ristorante. Da quando i carabinieri della forestale sono andati a prenderlo dopo le segnalazioni di alcuni vicini, la donna ha avviato una battaglia legale per riavere il procione con sé: «Ridatemi Lucio, grazie a lui sono rinata dai maltrattamenti che ho subito da una persona che avevo denunciato. L’ho salvato da una morte certa in Ucraina, l’ho allevato e alimentato a sole due settimane di vita. L’ho portato in Italia con regolare passaporto e libretto sanitario. L’ho chiamato Lucio per la mia passione per Lucio Dalla...». Anna è riuscita prima ad ottenere dal giudice il diritto di vederlo, sia pure andandolo a trovare dove vive ora.
Poi ha saputo forse far breccia nel cuore del giudice, che non solo ha chiuso la vicenda processuale in quattro e quattr’otto senza danno alcuno per lei sul fronte penale, ma che ha pure stabilito, nonostante la presunta pericolosità, che Lucio sia invece innocuo e possa tornare a casa dalla “mamma“. Tutto bene quel che finisce bene? Chissà. Perché nell’altra metà del cuore c’è Margot, la sua simile entrata in queste settimane nella vita di Lucio. Quando Anna è andata a trovarlo sul Monte Adone, dove vive ora, «Lucio ha chiaramente riconosciuto chi lo ha allevato nei suoi primi mesi di vita - racconta chi ora ha cura di lui - ma è stato altrettanto interessante osservare come, dopo aver “salutato” più volte la “mamma”, tornasse a giocare nel suo nuovo spazio e ad interagire con gli altri, in particolare con la femmina di procione Margot». Chi avrà la meglio dunque nel cuore di Lucio? I custodi avvertono che, in altri casi, hanno constatato che «raggiunta la maturità sessuale o comunque l’età adulta, ogni individuo molto spesso inizia a mostrare comportamenti di aggressività verso l’uomo (...) conseguente ad una mancata possibilità di esprimere i propri comportamenti naturali». Ma sarà davvero solo una questione di ormoni?