
Il processo
Milano, 22 aprile 2015 - Una perizia sul video della seduta della commissione Sicurezza e Coesione Sociale del Consiglio comunale di Milano durante la quale, l'8 maggio 2013, un avvocato, Gabriele Leccisi, aveva fatto il saluto romano scatenando una bagarre in aula. Si tratta della richiesta del giudice della decima sezione penale del Tribunale di Milano, nell'udienza del processo a carico dell'autore del gesto, figlio di Domenico Leccisi, il politico che nel 1946 trafugò la salma di Benito Mussolini, accusato di aver violato l'articolo 2 della legge Mancino che punisce chi nel corso di riunioni pubbliche "compia manifestazioni esteriori" tipiche di associazioni o movimenti che si richiamano al fascismo.
Durante l'udienza di oggi è stato conferito quindi l'incarico per esaminare la ripresa video della seduta della commissione consiliare, che era stata convocata per la presentazione del piano Rom del Comune di Milano. L'avvocato Leccisi partecipava alla riunione in qualità di rappresentante del Circolo culturale Domenico Leccisi, ammesso come osservatore insieme ad altri militanti di due associazioni di estrema destra che si erano dati appuntamento davanti a Palazzo Marino per protestare contro il piano rom. All'inizio della seduta alcuni consiglieri comunali di centrosinistra avevano chiesto che uscissero dall'aula e a quel punto l'avvocato avrebbe replicato facendo il saluto romano. Si era scatenata quindi una bagarre, che aveva costretto a interrompere i lavori. Il pm di Milano Piero Basilone aveva aperto quindi un'inchiesta, indagando Leccisi, poi rinviato a giudizio. Dopo il conferimento dell'incarico, il processo è stato quindi rinviato al prossimo 25 giugno, quando verranno discussi gli esiti della perizia sul video.