Milano, 4 dicembre 2023 – La Primina quest’anno ha giocato d’anticipo: 3 dicembre anziché 4, strizzando l’occhio al calendario, alla domenica e alle prove del balletto. Biglietti esauriti in una manciata di minuti, tra under 30 abbonati alla Scala, habitué e neofiti. Con il network europeo Juvenilia e Fondazione Milano per la Scala quaranta ragazzi sono arrivati anche dalla Francia e dalla Spagna, da Germania e Austria e c’è pure qualcuno da Messico, Cina e Giappone.
"Il nostro gruppo giovani conta 300 iscritti (hanno 25 anni in media, ndr) e quest’anno si sono fatti avanti tanti giovanissimi, ci sono molti minorenni per questo Don Carlo: un bellissimo segnale", racconta Agata Benetti, referente della Fondazione. Nel foyer i loro occhi brillano quasi più di lustrini, paillettes e vestiti d’oro. Francesca Amato, 24 anni, alle spalle ha sei “primine“: "La passione per il teatro è diventata anche una scelta di vita – racconta –. Sono scenografa. E sono qui per lasciarmi stupire". Manuela, 23 anni, corista, è alla sua quinta anteprima e ha convinto Valerio, ingegnere di 26 anni, ad assistere all’opera per la prima volta:
"Sono emozionato", confessa. Debuttano alla Scala anche Jacqueline e Alessandro: "Non è un’esperienza che capita di fare tutti i giorni, abbiamo deciso di provare e ci siamo informati bene sul Don Carlo". Marco, Chiara, Marta e Dominique hanno prenotato insieme: "Siamo abbonati alla Scala, oltre ai quattro spettacoli previsti ne aggiungiamo sempre qualcuno – sorridono –, per noi questa anteprima è un rito. Ci prepariamo mesi prima, scegliendo per bene posti e abiti. Ci documentiamo sul titolo e che bello quest’anno vedere il Don Carlo e un Verdi corposo". "Questa è una festa - si aggira soddisfatto nel foyer il sovrintendente Dominique Meyer –. Sono grato a Stephane Lissner che per primo l’ha ideata. Arrivano ragazzi da tutto il mondo per questa occasione".
Dietro le quinte ci sono 12 studenti della Iulm, accompagnati da due laureati. A loro il compito di girare e montare il trailer del Don Carlo, che sarà pubblicato il 7 dicembre sui canali social della Scala, e di intervistare il pubblico della Primina.
"Da 12 anni collaboriamo e ci occupiamo della comunicazione audiovisiva – spiega Lorenzo Mosna, responsabile dell’ufficio video della Iulm –. Durante la pandemia abbiamo avuto la grande responsabilità di trasmettere tutti gli spettacoli in onda su YouTube. Il tutto rientra in un progetto di avvicinamento del pubblico under 30 all’opera, al balletto e ai concerti. Un’operazione più efficace se viene fatta con gli occhi di giovani di 22-23 anni che mettono in pratica quello che imparano nel corso di laurea in Televisione, cinema e new media". In 70 si erano fatti avanti per lavorare a questa Primina.
"Promossa", chiude Eleonora Pucci, 24 anni, che è arrivata anche quest’anno da Forte dei Marmi (dal 2017 non se ne perde una). "Nel primo atto il duetto tra Salsi e Pertusi è stato un altissimo momento lirico e musicale, una prova vocale eccellente per entrambi – racconta emozionata, stilando la sua pagella –. Scenografie e costumi impeccabili, la sintonia sul palco tra il direttore Chailly e i cantanti si sente. Anna Netrebko un po’ troppo imponente rispetto al ruolo verdiano. Francesco Meli un po’ affaticato nel secondo atto, ma è una prova estremamente complicata, forse ha evitato sforzi eccessivi in vista del 7 dicembre". Quando tutti i riflettori saranno puntati su Milano.