
Uno scorcio del “quartiere giardino“ con i vialetti tra i palazzi (Foto Fasani/Ansa)
"Savaria la strada per andare all’aeroporto Forlanini?" cantava il personaggio creato da Enzo Jannacci nel celebre brano “El portava i scarp del tennis“. Oggi il avrebbe potuto prendere la metro Blu. E magari scoprire i mondi che si svelano alle fermate intermedie. "Dopo i tre ponti, arrivando da viale Corsica, per molti cittadini finisce Milano. Eppure così non è" dicono gli abitanti del quartiere Forlanini incrociati all’uscita della fermata “Repetti“. "La vita sicuramente è cambiata. Prima, per andare alle visite al Policlinico, prendevo il taxi. Ora lo saluto: in pochi minuti, con la metropolitana arrivo in centro" spiega Pasquale De Giovanni, di 76 anni, che per tutti è “l’elettrauto“ anche se è in pensione. In piazza Artigianato, che resta la sua seconda casa, lo sguardo si posa su una sfilza di serrande abbassate. "Tanti negozi hanno chiuso, comprese le due panetterie". Sta prendendo piede altro: "Trasformare gli ex negozi in alloggi da affittare per brevi periodi", un business che cresce a pochi passi dalla stazione del metrò che collega questo spicchio della periferia est con il pieno centro in dieci minuti. Carlo Capponi, titolare della pizzeria della piazza, rivela che "un pensierino sulla vendita del locale lo sto facendo". Eppure "non posso lamentarmi: il quartiere è bello, pieno di verde, e lavoriamo anche grazie alla vicinanza dell’aeroporto dove quotidianamente consegniamo pizze". Altro punto a favore: "Gli immobili – evidenziano in tanti – si sono rivalutati".
Ma il rovescio della medaglia è che "molti usano la zona come un parcheggio – evidenzia Giuseppe Castro, presidente del Comitato Sicurezza Quartiere Forlanini –. Lasciano l’auto qui per non pagare il posteggio in aeroporto: noi chiediamo la sosta regolamentata. Poi, con l’arrivo del metrò, era stato tolto il servizio del bus 73, che è tornato dopo le proteste degli abitanti. La fermata vicino piazza Artigianato, però, non c’è più: è stata spostata vicino alla stazione della metropolitana, quindi il passaggio nel punto commerciale si è ridotto". Insomma, "la clientela è diminuita – conferma Nino Verace, del bar tabacchi –, una discesa cominciata già con i lavori di riqualificazione di piazza Artigianato che hanno tolto i parcheggi". Al centro dello slargo è stato creato uno spazio per i pedoni con panchine e giochi per i più piccoli. "Ma questa piazza deve diventare attrattiva anche per portare linfa ai commercianti. Per incentivare le famiglie a frequentarla si potrebbe recintare, come piazza Ovidio, così da evitare che i bambini, giocando, possano finire in strada" aggiunge Luciano Costanzo, della trattoria. Non solo: "Panchine e pali spesso vengono abbattuti da tir che entrano nel quartiere per errore". Già. "Il divieto d’accesso ai mezzi pesanti non sempre basta a evitare gli accessi dei tir perché il navigatore spesso fa svoltare gli autisti nel nostro quartiere – continua Castro –. E quando se ne accorgono è troppo tardi. Devono tornare indietro, dopo aver invaso gli spazi". Volontariamente, invece, "certi vandali hanno incendiato i giochi del parco Garavaglia", fanno sapere sempre i cittadini. "È successo domenica 23 febbraio, abbiamo chiamato i pompieri", racconta Bruna Vanzina. Ora, il “castello“ con lo scivolo è off limits, recintato. "Però non vogliamo abbandonare il quartiere al degrado: ce ne prendiamo cura organizzando squadre di pulizia con l’associazione “Angeli del Bello“", fa sapere il presidente del comitato.
In via Zante, altro tratto commerciale, più distante dalla fermata del metrò, c’è chi loda "i servizi, che in questa zona non mancano: abbiamo scuole, centri sportivi, anche poli d’eccellenza (come la Civica scuola di Musica Claudio Abbado, ndr). Io vivo qui da quasi 50 anni – racconta Maria Grazia Paraluppi, ottantenne – e non cambierei mai zona, perché ha l’anima da borgo ma senza avere i difetti dei paesi ed è parte di Milano". Francesca Parisi, veterinaria specializzata in agopuntura ma non solo, arriva al Forlanini ogni giorno da via Padova: "Questo quartiere, per me, è speciale. Chi lo vede, ne resta affascinato".