Prima della Scala, la 'Tosca' di Puccini incanta dal carcere al centro d'accoglienza

L’opera “diffusa" in 38 collegamenti in diretta: dal classico maxischermo in Galleria a teatri ed ospedali

Prima della Scala in via Mambretti a Milano

Prima della Scala in via Mambretti a Milano

Milano, 7 dicembre 2019 - La 'Tosca', stasera, non si è vista solo al Teatro alla Scala di Milano. Anche quest’anno la Prima del Piermarini è "diffusa", con trentotto proiezioni, quasi tutte gratis con ingresso fino a esaurimento posti. Così, chi non ha avuto la possibilità di assistere all'opera direttamente seduto nel celebre e prestigioso teatro milanese, ha potuto comunque gustarsi l'opera. Chi vive lontano dal capoluogo lombardo ha potuto usufruire della diretta tv garantita dalla Rai. L’opera poteva essere non solo vista ma anche ascoltata sulle frequenze di Radio Rai 3 dalle ore 17.30 del 7 dicembre. RaiPlayRadio contiene una pagina speciale, “Aspettando Tosca”, che raccoglie le trasmissioni e i podcast dedicati al capolavoro di Puccini e alla Prima della Scala.

Maxischermo Prima della Scala in Galleria
Maxischermo Prima della Scala in Galleria

La Prima della Scala in carcere a San Vittore
La Prima della Scala in carcere a San Vittore
San Vittore tra i detenuti

Anche i detenuti a San Vittore hanno potutoo seguire la prima della Scala: uno schermo installato nella rotonda del carcere trasmetterà in diretta la 'Tosca' di Giacomo Puccini. Ha voluto portare i saluti e un "segnale di vicinanza a tutto il sistema carcerario da parte del ministro Luciana Lamorgese" il viceministro dell'Interno Matteo Mauri che ha preso la parola poco prima dell'inizio del secondo atto della 'Tosca'. "Lavoriamo per rendere il sistema carcerario il più sopportabile e anche il più utile possibile, d'altronde questa è la città di Cesare Beccaria e avete ben presenti determinati valori". Il viceministro ha aggiunto: "Questa è la mia 'prima' Prima ed è una bellissima, straordinaria esperienza. Ve lo confesso: ho un debole per Scarpia". E ancora: "Sono convinto dell'importanza della cultura, che è necessaria per fare fino in fondo il lavoro che siete chiamati a fare. Le istituzioni potete stare sicuri che ci sono e vi sono vicine". Poco dopo anche il direttore del carcere Giacinto Siciliano ha voluto ringraziare il pubblico presente e soprattutto "un grazie speciale a tutto il personale. C'è un grande lavoro dietro un evento come questo, sono molto orgoglioso del lavoro che tutte queste persone fanno al servizio del Paese".

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