Prima di giudicare, bisogna conoscere

Intervistare i giovani ospiti di don Claudio è stato molto interessante per i ragazzi in cerca ancora di un posto nel mondo .

Prima di giudicare, bisogna conoscere

Prima di giudicare, bisogna conoscere

Don Claudio ha affermato che molti dei ragazzi arrivano da situazioni di degrado, difficoltà economiche, sociali e problemi con la giustizia, a volte arrivano spontaneamente, non sentendosi bene a casa. Noi abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni di loro, in forma anonima.

Come vi siete sentiti la prima volta che avete varcato la porta della comunità?

"La prima vola che siamo entrati in comunità ci siamo sentiti soli e spaesati; di conseguenza non ci siamo sentiti subito a casa".

I ragazzi già presenti in comunità sono stati subito accoglienti con i nuovi arrivati?

" Dipende tutto dai ragazzi: coloro che hanno subito violenza hanno due scelte, la prima è far vivere agli altri ciò che hanno subito oppure possono assicurarsi di non far soffrire gli altri come hanno sofferto loro. A volte, solo dopo un paio di mesi o anche anni, i giovani iniziano a sentirsi a casa e a integrarsi con gli altri, considerandosi fratelli. Questo avviene anche grazie all’aiuto di Don Claudio e degli educatori".

Cosa ne pensate dei cancelli della comunità lasciati sempre aperti?

" Pensiamo che tenere i cancelli sempre aperti non faccia sentire né chiusi né soffocati, non si sentono in carcere".

Cosa rappresenta per voi Don Claudio?

"Alcuni di noi vedono la figura di Don Claudio come quella di un padre; quindi, hanno un rapporto padre/figlio; infatti i ragazzi riescono a confrontarsi e a confidarsi liberamente con il Don. Invece altri giovani non riescono a confrontarsi o a confidarsi perché temono di perdere la fiducia del sacerdote".

Cosa rappresentano per voi gli educatori?

" Il rapporto con gli educatori è differente da quello con il Don perché alcuni prima di fidarsi vogliono capire se l’educatore è una persona che vuole davvero aiutare i ragazzi della comunità. Proprio per questo motivo molto spesso ci sono dei litigi abbastanza vivaci tra gli educatori e i ragazzi.

Cosa ne pensate di chi giudica senza sapere?

"Noi crediamo che chi giudica senza sapere sia un ignorante, che si ferma alla prima impressione, alle apparenze. Sappiamo benissimo che molte persone che passano vicino alla comunità hanno paura di noi e pensano che possa loro succedere qualcosa di brutto

Cosa ne pensate della scritta "non esistono ragazzi cattivi" posta all’ingresso di kayros?

"Noi, ragazzi della comunità pensiamo che la frase li rappresenti in pieno. Crediamo che tutti possano sbagliare, ma è giusto offrire una seconda possibilità, un riscatto agli occhi della società.