ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Presidio degli agricoltori, giorno 6. Trattori in marcia verso la Coldiretti e l’"apericena" insieme ai cittadini

Prosegue fino a martedì la mobilitazione degli imprenditori lombardi contro le politiche europee. L’ex ministro Centinaio visita il campo base: "Proposte concrete perché l’agricoltura è concretezza". .

Presidio degli agricoltori, giorno 6. Trattori in marcia verso la Coldiretti e l’"apericena" insieme ai cittadini

Presidio degli agricoltori, giorno 6. Trattori in marcia verso la Coldiretti e l’"apericena" insieme ai cittadini

Protesta degli agricoltori, oggi è il sesto giorno di presìdio ai margini della Provinciale Binasca. Si prosegue fino a martedì e domani una rappresentanza di trattori marcerà alla volta della sede milanese della Coldiretti.

La giornata di ieri, la quinta dall’avvio della mobilitazione, si è aperta con un nuovo corteo dei trattori, che si sono staccati dal campo base di Melegnano e hanno sfilato lungo la via Emilia, fino a San Donato, con conseguenti rallentamenti alla circolazione. I manifestanti hanno inoltre ricevuto la visita dell’ex ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio (Lega), oggi vicepresidente del Senato, che ha espresso solidarietà nei loro confronti. "Servono proposte concrete perché l’agricoltura è soprattutto concretezza – ha detto Centinaio -. È positivo che esponenti di partiti diversi siano venuti ad ascoltare gli agricoltori. Tutti devono venire ad ascoltarli". "Da imprenditore agricolo, noto che a volte, quando si arriva nelle stanze del potere, si assumono decisioni non in linea con le esigenze della categoria. Questo non va bene, la politica deve lavorare nella direzione richiesta dagli operatori del settore", ha concluso l’ex ministro, che ha anche ricordato l’importanza del Made in Italy. Nel pomeriggio di ieri, a partire dalle 16, con un apericena nel campo-base sulla Binasca gli agricoltori sono rimasti a disposizione dei cittadini e di tutti gli interessati, per spiegare i motivi della protesta.

Politiche europee giudicate penalizzanti per l’agricoltura, tasse e concorrenza estera: sono solo alcune delle ragioni della mobilitazione, attraverso la quale si chiede, tra l’altro, di detassare l’Irpef, mantenere anche dopo il 2026 le agevolazioni sul carburante agricolo e contrastare l’ingresso dei cibi sintetici sul mercato.

Iniziata il 30 gennaio, ad oggi la manifestazione è stata scandita da cortei, slogan e un presidio anche sotto i Pirellone A margine della protesta si consumano anche, nel presìdio accanto alla Binasca, pittoresche scene di "vita da campo", coi pernottamenti nelle tende, l’allestimento di fuochi, la distribuzione di cibo e caffè. Immancabile la mucca Ercolina, testimonial della protesta.