
"Presidiare tre piazze non basta". Il comitato chiede misure strutturali
Dopo l’aggressione in via Marconi nel pomeriggio della vigilia di Natale, i comitati di quartiere tornano a chiedere più sicurezza. "Si tratta dell’ennesimo episodio. È la testimonianza che presidiare due o tre piazze non basta – ha commentato il comitato Cittadini quartiere Rondò Torretta –. Occorre un lavoro di sistema come da noi suggerito". Per strada domenica è stato accoltellato un 43enne egiziano, finito in ospedale in codice giallo. "Nel 2024 la nostra azione proseguirà ancora più incalzante e incentrata come sempre sul dialogo con tutti. Noi non molliamo. L’obiettivo è riportare vivibilità e sicurezza stabilmente nel nostro quartiere". È l’ultimo episodio di un’escalation di violenza che, negli ultimi mesi, ha visto maxi risse in pieno giorno, accoltellamenti tra bande rivali, rapine, spaccio e anche lo stupro di un’anziana affetta da demenza senile.
"Il problema esiste e gli episodi sono in crescita anche numerica a fronte di un organico di polizia locale che conta numeri insufficienti per garantire un presidio continuo specialmente negli orari tardo pomeridiani e notturni, sette giorni su sette – aveva spiegato Ruggero La Monaca, portavoce del gruppo che riunisce abitanti, commercianti e imprenditori –. Attualmente il comando copre il servizio notturno solo un giorno a settimana, i servizi serali con una sola pattuglia per tutta la città per 7 giorni su 7 fino all’una di notte e, nonostante abnegazione e professionalità, i numeri non consentono un adeguato controllo del territorio, anche al netto di diversi straordinari finanziati da Regione Lombardia (i cosiddetti pattuglioni)". Per questo il comitato ha consegnato all’amministrazione e ai consiglieri comunali una serie di proposte più ampie. Non solo più telecamere e presìdi, ma anche la "costituzione di un coordinamento, in cui siedano i comitati di quartiere e le rappresentanze istituzionali dei diversi settori" e "interventi multidisciplinari perché occorrono sia misure di controllo del territorio che di ordine sociale: politiche di mediazione culturale, riappropriazione degli spazi attraverso l’animazione di associazioni e comitati" anche attraverso la gratuità della tassa di occupazione di suolo pubblico per aumentare la presenza di iniziative e tavolini di onlus e negozi. Il comitato Riprendiamoci piazza Trento e Trieste continua la raccolta firme per chiedere più telecamere, illuminazione, pattuglie e un’ordinanza anti mala-movida.