
Avrebbe dovuto esserci anche lui, V.C., ieri mattina in Piazza Duomo, alla Festa della Polizia locale, per essere premiato dal sindaco Giuseppe Sala e dal comandante del Corpo Marco Ciacci. Sì, perché l’agente, insieme ad altri due colleghi vigili urbani, lo scorso 8 marzo aveva impedito il suicidio di un uomo sul ponte di via Farini. Un gesto eroico, tanto da meritare l’encomio ufficiale da parte dei vertici dei “ghisa’’. Ma ieri mattina V.C. non è stato premiato e nemmeno i suoi due colleghi. No, perché l’agente è tra gli indagati per l’aggressione alla trans Bruna avvenuta a fine marzo sotto le finestre dell’Università Bocconi, dalle quali alcuni studenti avevano girato un video con i telefonini che mostrava le manganellate all’inerme Bruna da parte degli agenti. V.C. è indagato ma sarà comunque premiato insieme ai due colleghi. Il comandante Marco Ciacci, però, ha deciso di consegnare l’encomio al vigile urbano e ai suoi due colleghi prossimamente nel Comando di piazza Beccaria, non ieri in Piazza Duomo, in cui la consegna del premio avrebbe potuto sollevare enfasi mediatica. Tutto rinviato, dunque, ma non annullato, perché il gesto eroico non si cancella. Tant’è. Sala, intanto, sul numero di indagati salito a sette per l’aggressione a Bruna, ieri ha commentato: "I giudici accerteranno quello che c’è da accertare. Io non esprimo giudizi". E Ciacci ha aggiunto: "Se degli sbagli sono stati fatti, vedremo come andrà il processo e valuteremo il da farsi. Io sto vicino al mio personale che ogni giorno corre rischi. Ogni tanto si sbaglia, ma a testa alta bisogna andare avanti".M.Min e N.P.
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