Pregnana, spray urticante a scuola: trovati i responsabili, hanno 13 e 14 anni

I tre allievi, che frequentano la terza media, sono stati sospesi per 20 giorni. Sarà il giudice del Tribunale dei minori a decidere quali accuse formulare

Pregnana Milanese (Milano) - Sono stati individuati i ragazzi responsabili di aver spruzzato spray urticante al peperoncino nella scuola media Rizzoli di Pregnana Milanese.

Si tratta di tre alunni che frequentano le terza media che sono stati identificati dai carabinieri di Arluno. Il nome dei tre alunni, un quattordicenne e due tredicenni, è finito nel fascicolo delle indagini, insieme ad alcune testimonianze e alla denuncia della scuola. Sarà il giudice del tribunale dei minori a decidere l’accusa nei loro confronti, che potrebbe essere interruzione di pubblico servizio, procurato allarme o lesioni personali. Quattro degli otto alunni che avevano accusato bruciori agli occhi e alla gola sono stati infatti accompagnati al pronto soccorso di Rho per le cure mediche. Le loro famiglie potrebbero decidere di presentare denuncia. In attesa della decisione del giudice, la scuola ha sospeso i tre alunni per 20 giorni. Potranno rientrare in classe a marzo.

Il fatto è successo mercoledì mattina intorno alle nove. I tre ragazzi hanno spruzzato lo spray urticante su una rampa di scale, vicino all’ingresso di via Varese. In pochi istanti lo spray ha raggiunto i piani superiori, alcuni alunni e docenti hanno accusato problemi alle vie respiratorie e bruciore agli occhi. La dirigente scolastica ha chiamato il 118, intanto è stata evacuata la scuola: 350 alunni, seguendo la procedura di evacuazione che (ironia della sorte) avevano provato qualche giorno prima, sono stati accompagnati in cortile. Sul posto sono arrivate due ambulanze, tre automediche, i vigili del fuoco, il nucleo Nbcr di Milano, la protezione civile e le forze dell’ordine. Otto ragazzi, tutti di età compresa tra gli 11 e 13 anni di età, che avevano lamentato problemi respiratori sono stati controllati e monitorati. Gli inquirenti hanno ascoltato le testimonianze dei professori, hanno ritrovato le bombolette e individuato subito uno dei responsabili, che ha ammesso la colpa. In poche ore sono stati identificati anche gli altri due. Oltre ai provvedimenti nei confronti dei responsabili, il giorno dopo a scuola i docenti hanno parlato nelle classi con ragazzi e ragazze su quanto accaduto.

"Si è trattato di un’azione stupida e pericolosa, le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi – commenta il sindaco Angelo Bosani –. Ora insieme alla scuola valuteremo se fare con i tre ragazzi un percorso educativo e punitivo, magari come è successo in passato, quando alcuni minorenni responsabili di atti di vandalismo sono stati obbligati a fare del volontariato in un’associazione del territorio".

 

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