
La ragazza ha usato delle lenzuola legate per fuggire (foto di repertorio)
Il litigio con la madre in serata. Poi il tonfo nella notte e la richiesta immediata di aiuto. Il ricovero in ospedale e lo scampato pericolo, nonostante un volo di diversi metri. È una storia a lieto fine quella che vi stiamo per raccontare, anche se, a pensarci bene, il rischio che potesse finire male è stato altissimo.
Giovedì sera, siamo in un condominio nella periferia est di Milano. Una ragazzina di 14 anni, nata in Italia da genitori di origine asiatica, discute con la madre quarantanovenne: vuole uscire, ma la donna non è d’accordo e le impone di restare a casa. Sembra un normale diverbio tra genitore e figlia, la situazione pare rientrata alla normalità.
Attorno alle 5, la madre si sveglia di soprassalto, allarmata da un forte rumore proveniente dal cortile interno dello stabile. A quel punto, si alza, entra nella cameretta dell’adolescente e si accorge subito che la figlia ha usato le lenzuola per calarsi dal quarto piano: un capo è annodato a un piede del letto, l’altro penzola dalla finestra. Così si affaccia e vede la quattordicenne a terra, dolorante.
I sanitari di Areu la caricano in ambulanza e la trasportano al Niguarda, anche se per fortuna le sue condizioni di salute non sono ritenute preoccupanti: non ha riportato fratture ed è sempre rimasta cosciente durante i soccorsi; probabilmente, era quasi riuscita ad arrivare a terra quando ha perso la presa oppure qualcosa ha attutito la caduta e ha impedito che la ragazzina potesse farsi davvero male.
Nell’appartamento sono intervenuti anche i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura, che hanno raccolto la testimonianza della madre e ricostruito l’antefatto: da lei hanno scoperto del litigio della sera precedente e del successivo tentativo dell’adolescente di calarsi dall’alto con le lenzuola. All’interno dell’abitazione, trovata in ordine, gli agenti non hanno notato nulla che potesse far pensare a scenari alternativi a quello della spericolata fuga dalla finestra; prova ne è il fatto che non è stato preso alcun provvedimento nei confronti della madre, che ha poi raggiunto la figlia in ospedale.
Un episodio identico era avvenuto poco più di quattro anni fa a Cusano Milanino: anche in quel caso, una ragazza di 17 anni si era calata dal secondo piano di un palazzo dopo il "no" dei genitori a un’uscita serale con le amiche. Il nodo non aveva retto e la minorenne era precipitata in cortile: ricoverata al San Gerardo di Monza, era stata dichiarata fuori pericolo dopo un delicato intervento di neurochirurgia.