Pranzo di Pasqua all’Opera Cardinal Ferrari: 150 persone a tavola

All’evento hanno partecipato l'arcivescovo, monsignor Mario Delpini, e il vicesindaco Anna Scavuzzo

Due delle volontarie di Opera Cardinal Ferrari

Due delle volontarie di Opera Cardinal Ferrari

Milano – L’Opera Cardinal Ferrari ha aperto le porte in occasione della Pasqua. Al pranzo organizzato in occasione della domenica di festa per le persone in condizioni di fragilità economica hanno partecipato 150 persone: fra loro, insieme ai volontari della Onlus, anche l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, e il vicesindaco Anna Scavuzzo.

Tutti a tavola

Il pranzo si è tenuto nel centro diurno di via Boeri. Questo il menu servito dai volontari: ricco antipasto a base di bresaola, uova sode, caprino e insalata russa; il primo con paccheri con ricotta e crema di melanzane, secondo a base di spiedini con patate al forno, frutta vino rosso, colomba, cioccolato e caffè.

Anche quest’anno la stagione invernale è stata lunga e difficile e la onlus milanese è stata sin dall’inizio in prima linea per accogliere nelle sue strutture tutti coloro che hanno avuto bisogno di un luogo per ripararsi dalle rigide temperature.

L’opportunità per i musulmani

Per la Pasqua 2023, Opera Cardinal Ferrari ha offerto un prezioso momento di convivialità e condivisione ai Carissimi dell’Opera – le persone sole e senza fissa dimora che frequentano abitualmente il Centro Diurno – alle tante famiglie che vivono in condizioni di povertà.

Per i Carissimi di fede musulmana, che seguono il mese di digiuno, il ramadam, è stata come sempre attiva la distribuzione di pasti al sacco da consumare nelle due fasce orarie in cui è consentito mangiare, il tramonto e l'alba.

"I volontari sono da sempre la vera linfa dell’opera, grazie ai quali il futuro diventa possibile – ha affermato Pasquale Seddio, presidente di Opera Cardinal Ferrari – È davvero straordinario vedere arrivare addirittura durante un giorno di festa giovani, studenti, famiglie che decidono di donarsi al prossimo e manifestare in maniera semplice ma fondamentale la loro solidarietà”.

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