
Miuccia Prada e Patrizio Bertelli
Milano, 30 dicembre 2020 - Troppi cinque negozi in centro Milano per Prada? La fashion house del lusso ne cede uno. E incassa 40 milioni di euro. L’immobile in questione è quello di via della Spiga 18 che è stato venduto a Orexis, società immobiliare posseduta al 100 per cento da Prada Holding, controllata da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli e a cui fa capo anche l’80% circa del capitale di Prada.
"Dopo l’acquisizione e la conseguente fusione di Fratelli Prada spa in Prada – si legge in una nota – la società si è trovata a gestire cinque negozi a marchio Prada nell’area ristretta del centro storico di Milano con una chiara sovraesposizione dell’offerta". Così "dopo la chiusura nel marzo del 2020" a seguito del lockdown "si è deciso di interrompere definitivamente le operazioni" del "negozio di Milano meno redditizio", allo scopo di "migliorare l’efficienza operativa della rete retail del Gruppo Prada". La cessione, che rappresenta un’operazione tra parti correlate, "è stata fatta a condizioni di mercato", e genererà una plusvalenza pre-tasse di circa 37 milioni visto che Prada ha in carico l’immobile, che occupa una superficie di circa 590 metri quadrati, per 3 milioni.
Continuano a brillare gli altri quattro showroom e a confidare in quel mercato del lusso che solitamente rivela sorprese ma che nell’anno della pandemia ha visto il calo più drastico degli ultimi 30 anni. Com’è successo agli altri punti fermi del mercato: turismo, convivialità, retail. Secondo le ultime stime dell’Osservatorio Altagamma sul mercato mondiale del lusso, si preve una ripresa nel 2021 e un ritorno ai livelli precrisi nel 2022.
In particolare, per quanto riguarda i beni personali di lusso, si registrerà un calo di circa il 23%, ovvero di 217 miliardi di euro, Mentre nel settore del lusso nel senso più ampio del termine, tengono di più food&beverage, auto di e nautica, con cali dal 20 al 22 per cento. È la prima flessione negli ultimi dieci anni. E nell’anno del boom digitale - col canale online che raddoppia il suo peso sul mercato del lusso (dal 12% nel 2019 al 23% nel 2020) - si registra una battuta d’arresto proprio dei negozi fisici sia diretti (-21%) che indiretti (-40%). I negozi fisici diretti dovranno essere ridisegnati, spiegano gli esperti, mettendo al centro il consumatore e la sua esperienza all’interno dello showroom e ridefinendo il loro ruolo. La sfida del lusso è continuare a investire in Italia. E a Milano.