"Positivo a cocaina e oppiacei". Schianto mortale di Ponte Lambro: ai domiciliari il pirata della strada

Arrestato il ventiduenne alla guida della Punto che travolse il rider Adnan Qasim la sera del 9 giugno. Le analisi tossicologiche hanno evidenziato l’assunzione di droga. "Si fermò a guardare e poi ripartì".

"Positivo a cocaina e oppiacei". Schianto mortale di Ponte Lambro: ai domiciliari il pirata della strada

Arrestato il ventiduenne alla guida della Punto che travolse il rider Adnan Qasim la sera del 9 giugno. Le analisi tossicologiche hanno evidenziato l’assunzione di droga. "Si fermò a guardare e poi ripartì".

Il furto dell’auto dell’amico. Lo schianto in via Camaldoli. Il rider di Deliveroo a terra, privo di sensi. La ripartenza dopo un attimo di indecisione al volante della Punto, poi abbandonata in via Fantoli con il radiatore rotto. A un mese e mezzo dall’incidente di Ponte Lambro, costato la vita nella tarda serata del 9 giugno al trentaquattrenne pakistano Adnan Qasim, che quella notte stava tornando a casa a Sesto San Giovanni dopo aver terminato il turno da ciclofattorino, il ventiduenne di San Colombano al Lambro, già denunciato dalla polizia locale il giorno dopo lo scontro mortale, è stato arrestato e messo ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale aggravato con omissione di soccorso e con uso di "sostanze stupefacenti o psicotrope".

L’ordinanza del gip Domenico Santoro, chiesta e ottenuta dal pm Roberta Amadeo a valle degli accertamenti investigativi portati avanti nelle scorse settimane, è stata eseguita ieri dagli agenti del Radiomobile della polizia locale. Gli stessi che in poche ore riuscirono prima a ritrovare la macchina in zona Mecenate e poi a intercettare e bloccare il pirata della strada, a due passi dalla stazione di Rogoredo. Stando a quanto emerso dalle indagini, attorno alle 23, il ventiduenne riuscì a impadronirsi dell’utilitaria di un amico dopo una serata in giro per locali: finse un malore in largo Augusto, spinse il conducente a scendere e si mise al posto di guida. Mezz’ora dopo, la Punto travolse Qasim in via Camaldoli: l’impatto fu talmente violento che la bici si spezzò in tre parti.

Dagli atti risulta che l’auto stava viaggiando a più di 50 chilometri orari (il limite su quel tratto) al momento dell’impatto. Di più: il conducente non aveva con sé la patente. Un testimone ha raccontato di aver visto il ragazzo scendere dalla Punto, rimanere in strada "due o tre minuti" e poi andarsene, prima in auto e poi in taxi, dopo aver lasciato il mezzo da cui usciva "del fumo". Le analisi tossicologiche hanno accertato la positività a "cocaina, oppiacei e cannabinoidi". Nell’ordinanza, il giudice parla di condotte "estremamente allarmanti" e segnala, tra le altre cose, che il giovane, dopo essere scappato e aver provato a contattare diverse persone, passò anche a casa dei nonni e là prese alcune centinaia di euro in contanti. Proprio dopo essersi confrontato con loro e con il padre, il ventiduenne, ormai braccato dai ghisa, decise di mettere fine alla fuga.

Nicola Palma