Positivi 14 pazienti e 6 dipendenti "Niente incontri, limitiamo i rischi"

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MILANO

"E’ comprensibile che i familiari desiderino poter continuare a incontrare i propri cari nelle Rsa per mostrare vicinanza. Sarebbe un aiuto contro la sofferenza, è vero, ma in questo momento l’incremento di contagi è legato a una grande quota di soggetti asintomatici che sono contagiosi e, di conseguenza, sono causa della continuità dei contagi. E’ una sofferenza stare lontani ma in questa fase, in cui siamo in un limbo, con la crescita esponenziale di casi, non ce lo si può permettere". Così la pensa Fabrizio Pregliasco, virologo supervisore scientifico del Pat, tra i componenti del Comitato tecnico scientifico regionale. Porte chiuse nelle Rsa per ridurre al minimo i rischi.

Intanto al Pio Albergo Trivulzio, 14 ospiti e 6 dipendenti sono risultati positivi dopo lo screening eseguito nelle varie strutture, come riporta il bollettino della settimana dal 12 al 16 ottobre. Di questi, però, solo un paziente della Rsa è risultato "debolmente positivo" e inviato in ospedale, mentre 11 erano nel reparto Cure intermedie, sette al “Piatti” e quattro al “Ronzoni”. Anche loro sono stati trasferiti in strutture ospedaliere.

"I quattro positivi di Ronzoni provenivano da altri ospedali". Nella nota della struttura si legge: "stante l’incremento della curva epidemica a Milano, i ricoveri in cure intermedie sono temporaneamente sospesi sino al 25 ottobre e le palestre nelle sezioni di degenza sono temporaneamente chiuse". Gli altri due positivi erano invece ospiti della comunità della comunità del Pat. Mentre dei 5 dipendenti risultati contagiati dal virus, tre sono lavoratori del Pat, due della struttura di Merate, "questi ultimi due non in servizio, isolati al domicilio" e uno della comunità. Quanto al coprifuoco e alle altre misure restrittive, "rappresentano un primo step - conclude il virologo - che serve a dare consapevolezza ai cittadini per indurli a evitare i contatti superflui. In base a come evolverà la situazione si potrà pensare a un giro di vite supplementare". M.V.

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