Via San Giacomo, porta bruciata alla ex: bloccato

Chiesa Rossa, 64enne fa esplodere una bombola sul pianerottolo. Poi, tenta di aggredire la donna con una tanica contenente benzina e candeggina

Porta bruciata alla ex

Porta bruciata alla ex

Milano, 19 novembre 2018 - Due incursioni nel giro di quattro ore. Un rogo scatenato dall’esplosione di una bombola di ossigeno. E un secondo tentativo, per fortuna fallito, di aggredire la moglie con una tanica di candeggina e benzina.

Sabato di follia per il 64enne Aurelio G., originario di Taurianova ma da anni residente a Milano, rintracciato dalla polizia a quattro ore dalla seconda aggressione: l’uomo, in evidente stato di alterazione, è stato denunciato a piede libero per incendio doloso, minacce aggravate e maltrattamenti in famiglia e ricoverato in osservazione nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Paolo; era uscito di galera a maggio, dopo aver scontato una condanna per maltrattamenti relativa a episodi del 2014.

L’incubo di Silvia (nome di fantasia), 58 anni, inizia venerdì sera, quando il marito riesce a entrare nell’abitazione di via San Giacomo, in zona Chiesa Rossa, e a portar via le chiavi dell’auto. Il 64enne provocherà con quella Citroen due incidenti, danneggiando poi volontariamente i veicoli contro cui si è schiantato. Arriviamo alle 18.45 di sabato. La donna non è in casa: è con i carabinieri per recuperare la macchina, segnalata dal gps in via De Andrè. Aurelio piomba sul pianerottolo, si sfila la bombola d’ossigeno portatile che utilizza per problemi respiratori e la incendia proprio davanti alla porta dell’appartamento di Silvia: il botto si sente in tutto il condominio, i residenti chiamano i vigili del fuoco. Per fortuna, le fiamme vengono facilmente domate; e non ci sarà neppure bisogno di evacuare gli altri inquilini dello stabile. Sul posto arriva un altro equipaggio del Radiomobile, che ricollega subito l’accaduto al marito della donna: i militari lo denunciano in stato di irreperibilità e chiedono al pm di turno l’emissione «di provvedimento restrittivo d’urgenza» giustificato dal fondato rischio che l’uomo possa mettere «in serio pericolo» la vita della moglie.

Il 64enne ricompare in via San Giacomo poco dopo la mezzanotte di ieri: in mano ha un coltello e una tanica contenente benzina e candeggina; prova a colpire Silvia, ma lei riesce a scansarsi in tempo e a chiudersi all’interno dell’abitazione. Stavolta intervengono gli agenti delle Volanti, ma Aurelio non si trova; verrà individuato alle 4.30 a Rozzano, in una sala giochi. 

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