
Arciero Stanislao agente polfer che ha rianimato un anziano durante servizio in Stazione C
Milano, 26 agosto 2020 - Deve la vita all’agente scelto della Polizia Ferroviaria di Milano, Stanislao Arciero, che lo ha subito rianimato e poi si è attivato perché arrivassero i primi soccorsi in breve tempo. Protagonista della vicenda, fortunatamente contraddistinta da un lieto fine, un uomo di 76 anni attualmente ricoverato in condizioni stazionarie all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, che lunedì sera si è sentito male mentre si trovava alla stazione Centrale. «Stavo rientrando in ufficio dopo una pausa – spiega Arciero – e mi sono accorto di quel capannello di viaggiatori. Mi si è subito avvicinato un addetto della Protezione aziendale di Trenitalia e mi ha detto che un uomo si era sentito male».
L’agente si è avvicinato, ha rivoltato l’uomo e si è accorto che non respirava e che probabilmente era in corso un infarto. Comprendendo la gravità della situazione, Arciero ha effettuato sin da subito le operazioni di rianimazione «In quei momenti non pensi a niente, solo a fare il possibile. Il tempo sembra infinito, poi provi sollievo quando vedi che la persona è tornata a respirare». E così è stato. Le manovre salvavita sono andate avanti per una ventina di minuti, perché le condizioni di salute dell’uomo erano altalenanti, fino a quando non è arrivato il personale di Protezione Aziendale di Trenitalia munito di defibrillatore. La rianimazione manuale, però, è andata avanti per altri dieci minuti almeno: l’agente si è fermato solo quando si sono presentati gli operatori del 118, che hanno continuato le procedure trasportando in seguito l’anziano in ospedale in codice rosso.