Un gruppo di studenti ha protestato davanti al Politecnico di Milano in polemica contro il bando dell’accordo scientifico tra l’università milanese e gli atenei di Israele che scade mercoledì 9 aprile. Alcuni degli studenti sono entrati nel rettorato con l’intento di occupare le sale del governo accademico e parlare con la rettrice Donatella Sciuto per discutere del bando e degli accordi con la filiera bellica, ma la professoressa era assente.
Il bando in questione è l’Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele. Nelle ultime settimane, i rapporti con il mondo accademico israeliano sono stati messi in discussioni da diversi organi studenteschi e docenti italiani.
Il collettivo Cambiare Rotta, tra le sigle più attive in queste settimane fra le università che contestano gli accordi di ricerca con Israele, ha spiegato che avallando il bando “saremo complici della morte di oltre trentamila palestinesi per mano della violenza militare di Israele e delle violazioni del diritto umanitario e internazionale e ci opponiamo al sistematico, totale e internazionale scolasticidio, ovvero la distruzione del sistema educativo della striscia di Gaza e l’uccisione di massa di studenti, ricercatori e docenti”.
“Molte collaborazioni di ricerca – si legge nel comunicato – possono essere utilizzare sia per scopi civili che per scopi bellici, e noi vogliamo fermare il rischio che il ‘dual use’ porti l’accademia italiana ad essere complice diretta della violazione del diritto internazionale e umanitario in Palestina”.