All’orizzonte c’è il CryoLab, un nuovo laboratorio del Politecnico di Milano, che guarda già a Milano-Cortina 2026: qui si studieranno materiali per le basse temperature - fino a meno 50 gradi centigradi - e ci sarà pure un tunnel lungo 65 metri con un impianto di innevamento. Sarà attivo dal 2025, si testeranno attrezzature, slittini, pneumatici, si farà ricerca. È una delle novità del Politecnico che allo sport e ai suoi valori ha voluto dedicare il suo 162esimo anno accademico. C’è il ministro allo Sport Andrea Abodi in collegamento a ricordare che “Milano e il Politecnico portano inevitabilmente, a poche centinaia di giorni dai Giochi Olimpici e Paralimpici, a questo appuntamento. Ci stiamo avvicinando con lo sviluppo di opere che resteranno come eredità positiva. Proprio perché parliamo di università, sottolineo ciò che sta avvenendo a Porta Romana, con la costruzione pressoché ultimata del Villaggio Olimpico che si trasformerà in studentato. Per lasciare un segno positivo, con l’obiettivo sempre dichiarato di arrivare a un pareggio del bilancio”. Arriva a sorpresa anche il messaggio di Giovanni Malagò, presidente del Coni; si concentrano su sport e università il sindaco Giuseppe Sala e il governatore lombardo Attilio Fontana. E ci sono in prima linea i campioni del Politecnico che hanno fatto emozionare a Parigi, con le loro imprese e storie, Alberto Amodeo, Federico Andreoli, Giulia Ghiretti; arriva il messaggio di Simone Barlaam dall’America. La rettrice Donatella Sciuto mette al centro del suo discorso anche il tema del fallimento: cita la tennista Billie Jean King e il cestista Michael Jordan: “Ho fallito più e più volte nella mia vita ed è per questo che alla fine ho vinto”.
“Uno dei messaggi più potenti che lo sport trasmette è che il fallimento non definisce chi siamo – sottolinea la rettrice –. Ogni momento di difficoltà è un’opportunità per avvicinarsi alla versione migliore di noi stessi. Ecco perché, nell’anno dei giochi olimpici, forti dei successi di alcuni dei nostri studenti, che si sono misurati con grandi prove nella vita e nella carriera, abbiamo voluto dedicare l’inaugurazione dell’anno accademico a questo tema. Lo sport, in un momento di forte tensione a livello globale, segnato da conflitti strazianti, rimane uno dei simboli più potenti di pace, di unità e di confronto tra nazioni, culture e tradizioni”. Racconta come è incardinato nel Politecnico, nelle tecnologie sviluppate dai diversi dipartimenti, nelle infrastrutture che stanno crescendo al centro sportivo Giuriati (in cantiere c’è un secondo Fit Center di 1.500 metri quadri), nel polo di Lecco (che ieri si è aggiudicato dalla Regione 4 milioni e 800mila euro per il potenziamento di un centro di ricerca innovativo su sport e riabilitazione). Scorrono i rendering dell’ex gasometro di Bovisa, che ospiterà piscine, impianti, un parco sportivo aperto alla città. Sciuto ricorda la pista di atletica delle Olimpiadi di Parigi, di colore viola, made in Italy (a firmarla è stata l’azienda “Mondo“ con il Laboratorio di Ingegneria dei Polimeri), il dossier predisposto per la Federazione Italiana Gioco Calcio per la candidatura all’Uefa Euro 2032, il corso di laurea magistrale in Sports Engineering, i programmi di dual career per permettere agli atleti di non rinunciare agli studi. Si ripercorre la storia della Galleria del Vento, dalla prima prova per la Luna Rossa nel 2001 a oggi. Filippo Ganna, ciclista, oro olimpico con il quartetto dell’inseguimento a Tokyo e vicecampione del mondo della crono su strada, la usa ininterrottamente dal 2014 per preparare le sue imprese: “Qui ho fatto 900 test, una cifra che non pensavo nemmeno io, sono tanti minuti e sedute di lavoro: ognuna può dirti se stai prendendo la direzione giusta, se stai migliorando oppure no. Se hai portato qualcosa di nuovo che ti può aiutare a vincere”. Perché “oltre alla performance fisica incidono il materiale utilizzato, i componenti, lo studio che c’è dietro”.