MARIO CONSANI
Cronaca

Plastica nell’omogeneizzato: bimba di 6 mesi rischia di soffocare

La procura ha aperto un'inchiesta e disposto il sequestro dell’intero lotto di omogeneizzati

Omogeneizzato

Milano, 23 novembre 2018 - Un piccolo pezzo misterioso, forse di plastica, spunta a sorpresa nella pappa del bebè. Piccolo, ma potenzialmente letale. E la mamma, giustamente allarmata, chiama subito i carabinieri. Se n’è accorta dalla sua «espressione insolita», che la figlia di 6 mesi doveva aver percepito che qualcosa non andava. E difatti in quel vasetto di omogeneizzato che la piccola stava mangiando fino a quel momento con gusto, è spuntato qualcosa di imprevedibile. E così, con la prontezza tipica delle madri preoccupate, ha evitato che la neonata ingerisse un «corpo estraneo», ossia un pezzetto di meno di un centimetro, probabilmente di materiale plastico, mischiato all’interno dell’alimento.

La donna, che abita in Friuli Venezia Giulia, ha subito sporto denuncia al Nas dei carabinieri. Ma, dato che l’azienda produttrice ha sede legale nel capoluogo lombardo, gli atti sono stati trasmessi per competenza alla Procura che ha aperto un’inchiesta. Stando ai primi particolari emersi, l’episodio sarebbe stato denunciato nelle scorse settimane dalla donna e dal marito. Quest’ultimo ha aggiunto che, dopo che la moglie si era accorta di quel pezzo di plastica che la bimba stava per ingerire, lui si è messo a verificare se nell’omogeneizzato ne fossero presenti altri. Senza trovarne.

Nel frattempo, stando a quanto ricostruito dai pm del dipartimento “ambiente, salute e lavoro” guidato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, si è scoperto che il vasetto incriminato è stato prodotto in uno stabilimento polacco. Gli inquirenti hanno già disposto il sequestro per accertamenti dell’intero lotto di omogeneizzati venduti nel supermercato nel quale la donna ha effettuato l’acquisto. Così ora sono in corso le analisi del Nas, anche se allo stato quel «corpo estraneo» presente nel cibo della neonata sarebbe solo un caso isolato. Quel che è certo, è che finora da parte di altre mamme o papà non è arrivato alcun altro allarme sugli alimenti per bambini dello stesso marchio.