Sempre più vicino il sogno della città universitaria, l’ex Enaip a Pioltello è ufficialmente in corsa per diventare uno studentato, Roma ha infatti inserito lo stabile in graduatoria tra i papabili. Esulta il vicesindaco Saimon Gaiotto (nella foto): "Il primo passo è fatto". Quarantaquattro posti letto, servizi comuni e il treno a pochi passi: sono queste l potenzialità che hanno strappato il primo sì al governo, "ora servirà un bando per il restyling, ma il ghiaccio è rotto", aggiunge il vice sindaco. Il tutto sarà a spese di un operatore privato che sarà chiamato a gestirlo e del Ministero che ha pubblicato l’elenco degli immobili in lizza. L’estate scorsa l’avvio dell’iter con una delibera con la quale il Comune ha avviato la collaborazione con la società Rimond Icd per lavorare insieme all’obiettivo.
Nasce tutto dalla protesta degli studenti fuori sede che chiedono alla politica di provvedere a calmierare i prezzi degli alloggi sul mercato privato e di aumentare i posti nei convitti. Un tema che nel 2023 è esploso con manifestazioni e tende fuori dagli atenei, a partire da quelli di Milano. Così l’esecutivo ha messo a punto un meccanismo per individuare strutture da destinare proprio a questo scopo.
Per candidarsi però servivano requisiti precisi, come la vicinanza a mezzi di trasporto e la possibilità di offrire servizi complementari: mense, cucine e aule studio. La vecchia sede del professionale in via De Gasperi è a due passi dai binari. Così, quando il privato ha bussato in Comune, ha trovato attenzione. "Avere uno studentato in città rappresenterebbe un’occasione per riqualificare lo stabile e dargli una nuova destinazione – spiega Gaiotto – ma anche per rivitalizzare il quartiere con bar. negozi e indotto. Ad avvantaggiarsene sarebbe l’intero tessuto sociale".
È nato così il progetto con stanze doppie e singole e con quegli spazi comuni che per il Ministero fanno la differenza: refettorio, cucina, lavanderia e ambiti di studio. Se tutto andasse in porto, Pioltello sarebbe la seconda città della Martesana ad accogliere universitari, l’altra, da ottobre, è Cernusco sul Naviglio, che per la seconda volta nella propria storia – la prima fu nel 2007 – ha aperto le porte a mille iscritti di Scienze motorie. La facoltà, che sta ristrutturando la sede a Milano, era alla ricerca di luoghi adatti per le lezioni e sul Naviglio ha trovato la risposta giusta.