
Un centinaio di manifestanti sono scesi in piazza ieri, davanti al Castello Sforzesco, per chiedere al governo un vero “Green PaS“ (con una S sola) per la scuola: ovvero l’obbligo di riforme strutturali, "più spazi, più docenti di ruolo, pre scuola- post scuola-tempo prolungato garantito, tracciamento, test salivari gratuiti e quarantene retribuite". In prima fila “Priorità alla Scuola“, l’Unione degli Studenti con il loro “Cantiere Scuola“ e i sindacati di base. Questa mattina invece, alle 10, picchetto del Comitato “A Scuola!” davanti alla sede del Consiglio regionale per appoggiare la mozione della consigliera Elisabetta Strada in cui si chiede alla Regione "di insistere con il Governo affinché si abolisca la quarantena nelle scuola e si utilizzino i tamponi per il contact tracing". "Chiediamo non si considerino i compagni di classe “contatti stretti” a priori, anche vista la mascherina".