Più sicurezza per gli alunni. E Quarto Oggiaro si fa bello

A Milano, genitori, studenti e associazioni trasformano una piazza in un luogo sicuro e accogliente per la comunità, grazie al progetto "Piazze Aperte per ogni scuola". L'iniziativa, sostenuta dal Comune e da sponsor privati, punta a riqualificare il quartiere e promuovere la partecipazione civica.

Più sicurezza per gli alunni. E Quarto Oggiaro si fa bello

Più sicurezza per gli alunni. E Quarto Oggiaro si fa bello

MILANO

"Diamo spazio ai ragazzi in modo che possano usare questa piazza in tutta sicurezza, prendendosene cura". Claudio Molteni è tra i genitori del comprensivo Trilussa: da anni, insieme alla ex preside Ines Nesi, stavano cercando di dare forma al progetto, in continuità con le iniziative che si svolgono all’interno della scuola. Ieri si sono aperti i “cantieri“ in via Graf, nell’ambito del programma “Piazze Aperte per ogni scuola” del Comune di Milano, resi possibile da Cristian Trio di Dyanema (che ha finanziato l’opera) e da “Wau! We Are Urban“, l’associazione guidata da Andrea Amato. Rulli alla mano si sono presentati all’appello tra i volontari anche studenti e insegnanti, per disegnare un’altra "piazza tattica". Con loro la preside Giovanna Mezzatesta, che è rimasta fino a sera: "Servirà una seconda mano di vernice, ci daremo di nuovo appuntamento tra una decina di giorni – spiega –, penso sia un’ottima iniziativa sia per la scuola che per la rinascita del quartiere. Sappiamo che non sono mancate le solite polemiche, perché sono state tolte due file di parcheggi, ma abbiamo proposto al Comune di creare magari un parcheggio a spina di pesce in via De Pisis". "Crediamo sia importante dare un nuovo volto a Quarto Oggiaro - continua il papà –, anche per attrarre nuovi iscritti visto che il dato demografico non ci avvantaggia. Anche il quartiere può ripartire da qui, dalle sue scuole". La strada diventa scolastica ed è stato firmato un patto con le associazioni del quartiere, che la terranno sempre viva e potranno organizzare eventi. Entusiasti gli studenti che coloravano per terra, tra tavoli di ping pong e da pic-nic, rastrelliere per le biciclette e vasi.

L’area - ampia 900 metri quadri - si trova davanti alle tre scuole dell’istituto comprensivo Trilussa. Con questa iniziativa di “urbanismo tattico“ - promossa dal Comune di Milano - sono state posizionate anche 15 piante con tecnologia Imbibo, un materiale innovativo in grado di trattenere l’acqua e rilasciarla molto lentamente, riducendo di quasi il 50% la frequenza di irrigazione e abbattendo l’inquinamento prodotto dalle autobotti incaricate del sostentamento del verde milanese. Anche per questo il progetto di via Graf si inserisce tra le attività di “Fa’ la cosa giusta“. All’inaugurazione erano presenti anche Elena Grandi, assessora al Verde, Gaia Romani, assessora ai Servizi civici e alla Partecipazione e Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8. I volontari hanno completamente dipinto il fondo stradale, secondo un disegno caratterizzato da numeri e lettere, sulla base del progetto artistico ideato dall’architetto Francesca Minelli con la collaborazione urbanistica dell’architetto Alice Bottelli. Simona Ballatore