Pistola alla tempia, rapina un tassista

É salito in via Lucca fingendo di avere bisogno di una corsa poi è fuggito con i soldi, ma è stato arrestato

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Si è avvicinato al taxi facendo credere al conducente di essere un cliente ma, non appena il tassista gli ha fatto segno di salire a bordo, gli ha puntato addosso una pistola scacciacani che poi si è scoperto essere la riproduzione fedele di una beretta 9X21, senza tappo rosso. Così è iniziata la rapina, la terza in meno di un mese ai danni di tassisti, ieri notte all’1.30 in via Lucca, zona Bisceglie. Il malvivente Alberto Stefano Sondo, con precedenti, è fuggito con 270 euro ma non ha percorso neppure un chilometro: è stato bloccato e arrestato alla polizia in via Nikolajevka. Sondo di 51 anni, aveva ancora addosso i soldi e l’arma usata per intimorire la vittima, un uomo di 43 anni. Il rapinatore non avrebbe neanche potuto circolare liberamente per strada, essendo già ai domiciliari: così è finito subito a San Vittore, con le accuse di rapina aggravata ed evasione. Secondo quanto emerso, ieri notte ha raggiunto il taxi in via Lucca, dando l’impressione di voler salire. Il quarantatreenne alla guida non avrebbe avuto alcun sospetto, pensando di trovarsi di fronte a un normale cliente. Invece non era così: una volta raggiunto il punto più vicino allo sportello, l’uomo avrebbe estratto una pistola, puntando al volto del tassista. "Dammi quello che hai", l’imperativo. Il quarantatreenne gli ha allungato le banconote che aveva, 270 euro, e il rapinatore si è dato alla fuga con il bottino. La vittima ha chiamato subito il 112, chiedendo aiuto. Alle Volanti arrivate sul posto ha indicato la via di fuga e fornito una descrizione del malvivente, che è stato raggiunto in via Nikolajevka e arrestato.

Terzo episodio in meno di un mese. Lo scorso 12 agosto, un tassista di 66 anni del servizio 6969 era stato minacciato e rapinato da tre giovani dopo averli accompagnati da Porta Genova fino alla zona di Triboniano, a ridosso del cimitero Maggiore. Arrivati a destinazione in un posto isolato, i tre gli avevano rubato 140 euro e oggetti personali. Tra il 10 e l’11 era avvenuta una rapina-fotocopia ai danni di un collega del servizio 8585 che aveva fatto salire a bordo tre giovani in piazza Diaz, pieno centro, i quali gli avevano chiesto di accompagnarli in via Val Lagarina a Quarto Oggiaro. Alla fine della corsa uno dei tre era sceso, per poi spalancare lo sportello e puntare un coltello alla gola del tassista. Poi la fuga con cellulari, soldi e altro.

Le immagini interne delle telecamere dei taxi però hanno ripreso la "gang": in due sono finiti in manette, dopo le indagini dei poliziotti della Quinta sezione della Mobile e del commissariato di Quarto Oggiaro. Sono Mohamed Nassar, 27 anni, nato a Milano e di nazionalità egiziana, e Brian Mastrandrea, 22 anni, entrambi con precedenti. Sono stati arrestati a Ferragosto, mentre erano in partenza per il Salento da Rogoredo. Perché le rapine? Per comprare la cocaina. Marianna Vazzana

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