Regione costretta a risparmiare energia, a rischio la pista di pattinaggio natalizia

Tra le misure al vaglio la rinuncia agli eventi in piazza Città di Lombardia

Pista davanti al Palazzo della Regione (foto Regione Lombardia)

Pista davanti al Palazzo della Regione (foto Regione Lombardia)

Il Natale milanese potrebbe perdere un appuntamento entrato ormai nella tradizione cittadina: l’appuntamento con la pista di pattinaggio solitamente allestita a Palazzo Lombardia, per l’esattezza in piazza Città di Lombardia, sede della Regione.

Una pista al coperto che ogni anno attira migliaia di persone tra bambini e giovani, famiglie e appassionati. Il condizionale è d’obbligo perché nessuna decisione è stata ancora presa, ma a mettere a rischio l’iniziativa sono i rincari dell’energia, con i quali deve fare i conti anche la Regione.

Nell’ultima seduta della Giunta regionale è stata messa sul tavolo un’informativa dal titolo inequivocabile: “Razionalizzazione dei consumi energetici nelle sedi istituzionali di Regione Lombardia“. Ed è proprio in questa informativa che fa capolino la possibile rinuncia alla pista di pattinaggio. Tra le misure individuate e suggerite da Aria Spa per ridurre i consumi e le bollette della Regione c’è, infatti, anche "la limitazione degli eventi istituzionali in piazza che comportano consumi energetici significativi". E tra gli eventi (e gli impianti) energivori rientra anche la pista di pattinaggio, come conferma – a domanda diretta – l’assessore regionale al Bilancio, Davide Caparini. Lo stesso assessore sottolinea che a causa della particolare congiuntura internazionale la Regione non può non contenere i consumi, ma al tempo stesso precisa che nessuna decisione è stata ancora presa in merito alla pista. In estrema sintesi, si dovrà capire se si riuscirà a coprirne i costi, magari attraverso eventuali sponsorizzazioni.

Il vero nodo da sciogliere, adesso, è un altro: chiudere o non chiudere gli uffici del Pirellone e quelli di Palazzo Lombardia già al venerdì? La valutazione è in corso: "Per quanto riguarda il personale alle dirette dipendenze della Regione non sussistono problemi – spiega Caparini – perché si potrebbe ricorrere allo smart working. Altro discorso è quello relativo al personale che lavora nelle nostri sedi ma alle dipendenze di altri, il personale dei servizi in appalto: dalla ditta delle pulizie alle guardie giurate che sorvegliano le nostre sedi. In questo caso la Regione, come da contratto, dovrebbe continuare a pagare le ditte anche nella giornata di venerdì, senza che le prestazioni siano però effettuate e i servizi resi".

Tornando all’informativa illustrata agli assessori nell’ultima seduta della Giunta, si prevede che dalle 20 restino accese solo le lampade notturne interne di Palazzo Lombardia: finora questo avveniva solo dalle 22, quindi si vanno a risparmiare due ore di illuminazione ordinaria. In aggiunta ecco "lo spegnimento dell’illuminazione scenografica serale e notturna della copertura della piazza Città di Lombardia e dei suoi portici esterni", la "sospensione di tutte le inziative che comportano consumi energetici di carattere scenografico riguardanti le facciate e i belvedere di Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli", nonché "la limitazione del funzionamento degli impianti di climatizzazione e riscaldamento di Palazzo Lombardia nelle ore notturne". Interventi che, solo per Palazzo Lombardia, consentiranno di ridurre i consumi del 6%, si spiega nell’informativa.

 

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