Piscina Argelati, la denuncia: gettata in acqua per un rimprovero

Una 56enne presa di mira da un gruppo di ragazzi

Piscina Argelati

Piscina Argelati

Milano, 14 agosto 2019 - Prima gli schizzi, poi la lite e gli spintoni culminati con un volo (non voluto) dentro la piscina e la borsa buttata nell’acqua con tutto il suo contenuto, tra cui un ipad e uno smartphone. «Sono stata presa di mira da un gruppo di bulli e dalle loro mamme». A raccontare l’episodio avvenuto nella piscina comunale Argelati, in zona Navigli, domenica 4 agosto è una donna di 56 anni, milanese, impiegata di un’azienda, che ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione Barona e chiede l’anonimato «sia per la mia sicurezza e sia perché sono in corso gli accertamenti». I fatti risalgono a domenica 4 agosto alle 17. 

«Ero sola sul bordo della piscina a prendere il sole - racconta - e dei ragazzini di circa 16 anni, che non conoscevo, davano fastidio a me e ad altri utenti tuffandosi e schizzando. Ho chiesto loro di spostarsi ma loro hanno proseguito per oltre 20 minuti». Poi «li ho invitati in maniera più decisa a spostarsi. Quindi hanno iniziato a offendermi con parolacce e a dirmi “altrimenti cosa fai?”. Io ho risposto a tono». La scena ha attirato altre persone «e si sono avvicinate due donne che mi hanno minacciato: “Vieni qui, battiti con me. Hai minacciato mio figlio. Se lui ti dà fastidio te ne devi andare”. Una aveva circa 30 anni, l’altra era sui 55. Continuavano a urlare, io mi difendevo verbalmente e a un certo punto sono stata spinta nella piscina insieme alla mia borsa, con dentro ipad, cellulare, asciugamani, vestiti, scarpe e documenti. Per fortuna gli apparecchi elettronici funzionano».

Poi «mi sono rivolta ai bagnini e agli addetti alla sicurezza. Nessuno ha chiamato le forze dell’ordine, anzi mi è stato consigliato di spostarmi. Dopo che il gruppetto si era allontanato, altri bagnanti mi hanno mostrato solidarietà dicendomi che quelle persone prendono di mira anche altri utenti. La direttrice della piscina mi ha detto che la situazione era andata fuori controllo e poi mi ha fatto uscire dalla parte riservata ai dipendenti. Io sono ancora scossa. Tutti, soprattutto chi non può permettersi le vacanze, devono poter andare in piscina tranquilli. Io frequento l’Argelati e non mi era mai successo nulla. Tornerò, magari non da sola». Da MilanoSport, gestore dell’impianto, spiegano che sia il responsabile operation dell’azienda e sia la responsabile dell’Argelati hanno fornito ai carabinieri tutte le informazioni richieste per far luce sulla vicenda. Riferiscono inoltre che alla donna, tranquillizzata dal personale, è stato regalato un buono per un ingresso omaggio. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro